Realizzata da Unitalsi Lombardia nell’ambito del progetto dei piccoli, casa Frizzi, la palazzina di 250 metri quadri che può ospitare fino a sei nuclei famigliari, fa subito il tutto esaurito
A cinque anni dalla scomparsa di Fabrizio Frizzi, un suo grande desiderio è diventato realtà. A Milano, infatti, è stata inaugurata lo scorso 24 marzo casa Frizzi, una palazzina di 250 metri quadri con sei miniappartamenti in grado di ospitare gratuitamente famiglie di bambini costretti a lunghi viaggi sanitari per affrontare interventi e cure oncologiche. Ed è subito tutto esaurito. «Abbiamo ricevuto migliaia di richiesta sul nostro sito www.unitalsi.it», ha detto Vittore De Carli, ideatore del progetto a margine della cerimonia inaugurale – , segno che nell’ambito dei viaggi sanitari c’è un gran bisogno di solidarietà e ospitalità».
Sono oltre 71mila, secondo le stime di Censis, i bambini costretti a lasciare la propria terra ogni anno in cerca di cure migliori. Le mete sono soprattutto le regioni del nord e in questo Milano è una delle più richieste. Un dramma che si dilata nel momento in cui alla necessità di compiere viaggi fuori regione si aggiunge una lunga permanenza e una disponibilità economica limitata. Una equazione che diventa insostenibile per la maggior parte delle famiglie con bambini oncologici.
Il sogno di dare una casa per accogliere con il sorriso quanti hanno a che fare con la malattia, soprattutto mamme e papà che lottano accanto ai loro figli malati, spesso molto piccoli, è stato il motore di un progetto fortemente voluto proprio da Fabrizio Frizzi. Un messaggio raccolto e condiviso da Vittore De Carli giornalista e storico presidente di Unitalsi Lombardia che ha impegnato tutte le sue forze affinché il sogno di Fabrizio Frizzi, da sempre vicino a Unitalsi, diventasse realtà. «Per quasi vent’anni Fabrizio è stato nostro barelliere durante i viaggi a Lourdes – ha ricordato De Carli – e in più circostanze mi ha stimolato a mettere in cantiere un progetto che potesse portare alla realizzazione di una casa di accoglienza per le famiglie di bambini oncologici anche a Milano».
L’occasione è arrivata quando Vittore De Carli scrive il libro “Dal buio alla luce con la forza della preghiera” i cui proventi sono stati destinati proprio alla realizzazione della casa di accoglienza per bambini oncologici a Milano. Al libro, diventato da subito un volano, si è aggiunta la generosità di tanti benefattori, tra cui BCC Milano. «I soci hanno deciso di devolvere il regalo di Natale per la realizzazione di questo progetto» ha fatto notare Giuseppe Maino, presidente di BCC Milano.
Dopo Roma, Napoli e Genova, anche Unitalsi Milano ha oggi la casa di accoglienza per le famiglie di bambini oncologici. Una palazzina di 250 metri quadri su tre livelli in via Giovanni Amadeo, 90. Sei miniappartamenti attrezzati di ogni confort per ospitare a titolo gratuito i bambini oncologici e i loro famigliari durante il difficile percorso delle cure da affrontare. «I nostri volontari accoglieranno i piccoli e le loro famiglie sempre con il sorriso per lenire, per quanto possibile, il dolore e alimentare la speranza di guarigione», ha sottolineato Luciano Pivetti, presidente Unitalsi Lombardia.
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