Salute 6 Settembre 2022 14:43

Viagra ai campani, antidepressivi ai toscani: ecco la mappa sull’uso dei farmaci in Italia

Pubblicato il 22° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed): la spesa farmaceutica nazionale totale nel 2021, sia pubblica che privata, è stata di 32,2 miliardi di euro, con un aumento del 3,5% rispetto al 2020. Oltre la metà degli italiani ha ricevuto almeno una prescrizione di farmaci durante lo scorso anno, tra gli anziani la percentuale supera il 97%
Viagra ai campani, antidepressivi ai toscani: ecco la mappa sull’uso dei farmaci in Italia

I toscani sono i maggiori utilizzatori di antidepressivi, i campani di Viagra, i liguri di Xanax e Valium. Più in generale, oltre la metà degli italiani ha ricevuto almeno una prescrizione di farmaci durante lo scorso anno. Ad averne bisogno, con un’incidenza del 67%, sono soprattutto le donne, tra gli uomini la percentuale è del 58%. La fotografia è stata scattata dall’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) che ha pubblicato, per il 22° anno consecutivo, il Rapporto Nazionale sull’uso dei Farmaci in Italia (relativo all’anno 2021).

Il Report

Il Rapporto analizza sia l’acquisto di farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che tramite l’acquisto privato da parte del cittadino: la spesa pro capite e i consumi crescono con l’aumentare dell’età, in particolare la popolazione con più di 64 anni assorbe circa il 70% della spesa e delle dosi totali. Tornado alla Toscana, ogni giorno consumano antidepressivi 66 persone ogni mille contro le 44 della media nazionale. In Campania utilizzano il Viagra 7,3 uomini ogni mille, quasi il 50% in più della media italiana. Ottantatré liguri su mille ricorrono a rimedi contro l’ansia, la media italiana è di 54.

Quanto spendono gli italiani

La spesa farmaceutica nazionale totale nel 2021, sia pubblica che  privata, è stata di 32,2 miliardi di euro, con un aumento del 3,5% rispetto al 2020. La spesa pubblica, con un valore di 22,3 miliardi, rappresenta il 69,2% della spesa farmaceutica complessiva e il 17,4% di quella dell’intera sanità pubblica. Le cifre sono in lieve crescita, del 2,6%, rispetto al 2020. Le spese a carico dei cittadini sono quasi tutte in aumento rispetto ai dodici mesi precedenti, ma la crescita più alta è stata riscontrata tra i farmaci erogati dagli esercizi commerciali (+14,9%) e per l’automedicazione (+9,5%). La Campania, con 199,9 euro pro capite, è la Regione con il valore più elevato di spesa lorda pro capite per i farmaci di classe A‐SSN. Ultima in classifica la PA di Bolzano con 113,4 euro pro capite e una differenza con la capolista del 76%.

Bambini e anziani

Oltre 3,3 milioni di bambini e adolescenti, ovvero il 35,1% della popolazione pediatrica generale, hanno ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica raggiungendo il 53,8% nella fascia di età prescolare (1‐5 anni). Gli antinfettivi per uso sistemico si confermano i farmaci a maggior consumo, seguiti dai farmaci dell’apparato respiratorio. I farmaci del sistema nervoso centrale si collocano al quarto posto tra i farmaci più prescritti, con un consumo pari al 10,7% del totale.

Nella popolazione anziana la spesa media per utilizzatore è stata di 557,6 euro (599,4 euro negli uomini e 525,1 nelle donne) e quasi l’intera popolazione (97,1%) ha ricevuto nel corso dell’anno almeno una prescrizione farmacologica. Ogni utilizzatore anziano ha consumato in media oltre 3,5 dosi al giorno (con maggiori livelli negli uomini rispetto alle donne) e assunto 7,4 diverse sostanze, con un valore più basso (5,8 sostanze per utilizzatore) nella fascia di età tra 65 e 69 anni e più elevato (8,4 sostanze per utilizzatore) nella fascia di età pari o superiore agli 85 anni. Per entrambi i generi si è assistito a un progressivo incremento all’aumentare dell’età del numero di principi attivi assunti. Il 66,6% degli utilizzatori di età pari o superiore ai 65 anni ha ricevuto prescrizioni di almeno 5 diverse sostanze (definizione di politerapia) nel corso dell’anno 2021 e circa un soggetto su 4 (26,8%) ha assunto almeno 10 principi attivi diversi.

I farmaci più gettonati

Pembrolizumab, una sostanza che appartiene alla classe di farmaci antitumorali che prendono il nome di anticorpi monoclonali, è il primo principio attivo per spesa in ambito ospedaliero e ambulatoriale. Nel 2021 la spesa per farmaci di classe C, quelli a totale carico del paziente, ha raggiunto i 6,1 miliardi di euro circa, con un andamento in crescita rispetto al 2020. Anche quest’anno benzodiazepine, contraccettivi e farmaci utilizzati nella disfunzione erettile si confermano le categorie a maggiore spesa. Tra i farmaci di fascia A acquistati privatamente dal cittadino nel 2021, il colecalciferolo, il pantoprazolo e l’amoxicillina in associazione all’acido clavulanico si collocano ai primi tre posti, presentando tutti un incremento della spesa rispettivamente dell’8,0%, del 9,3% e del 13,3%. Tra i farmaci di automedicazione, i derivati dell’acido propionico rappresentano il 10,2% della spesa complessiva e i primi principi attivi per spesa sono diclofenac, ibuprofene e paracetamolo.

Europa

I farmaci equivalenti stentano a decollare: si evidenzia ancora una bassa incidenza rispetto agli altri Paesi europei, sebbene l’Italia sia al 2° e 1° posto nell’incidenza, rispettivamente, della spesa e del consumo di farmaci biosimilari. L’Italia, con 31,2 euro pro capite, risulta al 6° posto per la spesa dei farmaci orfani, dopo Austria (43,4 euro), Germania (41,0 euro), Francia (40,3 euro), Spagna (36,7 euro) e Gran Bretagna (33,9 euro). La spesa dei farmaci orfani in Italia, comprensiva dell’acquisto da parte delle strutture sanitarie pubbliche e dell’erogazione in regime di assistenza convenzionata, per il 2021 ha fatto registrare un incremento del 9,4% rispetto al 2020. Al 31 dicembre 2021, su un totale di 130 farmaci orfani autorizzati dall’EMA, 122 erano disponibili in Italia e, dei rimanenti 8 farmaci, 4 sono stati commercializzati a partire dal 2022, 2 sono in fase di definizione del prezzo e della rimborsabilità e 2 non sono stati oggetto di domanda per la negoziazione del prezzo e rimborso da parte delle aziende produttrici.

 

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