Si apriranno domani a Roma i lavori della 15°edizione del World Congress on Inflammation, organizzata dalla Società Italiana di Farmacologia (SIF) e dall’International Association of Inflammation Societies (IAIS)
I meccanismi molecolari alla base del processo infiammatorio costituiscono il comune denominatore di una vasta gamma di patologie che impattano in tutto il mondo per morbilità e mortalità. In quest’ottica, negli ultimi due decenni, abbiamo assistito a uno straordinario sviluppo di farmaci e di nuove strategie terapeutiche per contenere o modulare il processo infiammatorio. Si è passati così dall’utilizzo di farmaci immunitari ad ampio raggio d’azione all’impiego di molecole biotecnologiche ad elevata specificità.
I più recenti sviluppi della ricerca di base, traslazionale e clinica riguardanti le patologie infiammatorie ed autoimmuni saranno al centro della 15°edizione del World Congress on Inflammation (WCI-2022), organizzata dalla Società Italiana di Farmacologia e dall’International Association of Inflammation Societies (IAIS) e in programma a Roma dal 5 all’8 giugno.
Una tre giorni che riunirà specialisti da tutto il mondo e in cui si discuterà dei più recenti progressi raggiunti in un’ampia gamma di discipline, che spaziano dalla biologia alla biomedicina sino alla biotecnologia. Un esempio su tutti è il ruolo giocato dall’ingegneria genetica nello sviluppo di nuovi approcci di terapia cellulare e genica per il trattamento delle malattie a base infiammatoria. In questo contesto, sono numerosi gli studi in corso volti ad esplorare nuove terapie con cellule geneticamente modificate per indurre tolleranza e regolare l’infiammazione. Ampio spazio sarà, inoltre, riservato ad illustrare come alcuni meccanismi cruciali dell’infiammazione siano coinvolti nello sviluppo del cancro: una correlazione che, di fatto, potrebbe aprire la strada allo sviluppo di nuove terapie antitumorali.
Quando si parla di progressi e innovazione in quest’ambito, di particolare rilevanza sono gli ultimi sviluppi nel campo della ricerca relativi al potenziale impatto dell’infiammazione sul sistema nervoso centrale, dato che è ormai noto come un’abnorme risposta infiammatoria a livello cerebrale possa contribuire o, addirittura, essere la causa dell’insorgenza di numerose patologie sia di tipo neurodegenerativo sia di tipo psichiatrico. Si tratta di malattie particolarmente diffuse, con meccanismi non del tutto conosciuti e che necessitano di interventi terapeutici più efficaci di quelli attualmente disponibili. Per questo, un’ampia sessione del Congresso sarà dedicata alla comunicazione bidirezionale tra sistema immunitario e sistema nervoso e al ruolo giocato dalle cellule del sistema immunitario presenti nel cervello che controllano i processi infiammatori a livello nervoso e, pertanto, rappresentano uno dei maggiori oggetti di studio in quest’ambito di ricerca.
Un ulteriore focus sarà riservato alle malattie vascolari a base infiammatoria. Il Congresso sarà, infatti, l’occasione per presentare i più recenti studi e progressi nell’identificazione di nuovi approcci terapeutici collegati al processo infiammatorio vascolare. Conoscenze utili a definire nuovi farmaci sia per la riduzione del rischio cardiovascolare, che nel trattamento di complicanze vascolari associate all’ipertensione, all’aterosclerosi e alla sindrome metabolica. Tra i temi al centro del Congresso troviamo il Covid-19 e, sempre nell’ambito delle malattie vascolari, di particolare interesse sarà la sessione sulle più recenti scoperte riguardanti le complicanze trombotiche indotte dal virus.
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