La direttrice esecutiva dell’Agenzia europea del farmaco: «I benefici superano i rischi». Attesa per giovedì pomeriggio la decisione finale dell’Agenzia
«Non ci sono indicazioni che le vaccinazioni possano aver causato questi eventi», ma ad ogni modo l’Agenzia europea del farmaco (Ema) sta «prendendo la situazione AstraZeneca molto sul serio», conducendo la «revisione del vaccino alla luce delle preoccupazioni che vediamo dai cittadini nell’Ue: la nostra priorità è la sicurezza del vaccino». Queste le parole della direttrice esecutiva dell’Ema Emer Cooke in conferenza stampa a poche ore dalla decisione presa da diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, di sospendere temporaneamente e precauzionalmente la somministrazione del vaccino di AstraZeneca. Attesa per giovedì pomeriggio la decisione finale dell’Agenzia.
«Questa situazione non è inattesa – ha puntualizzato -. Quando si vaccinano milioni di persone è inevitabile che dopo la vaccinazione si verifichino rari gravi incidenti o che si manifestino malattie. Il nostro ruolo ora è valutare la situazione, indagando con rapidità su qualsiasi reazione avversa, in modo da poter appurare se si tratta di un vero effetto collaterale del vaccino oppure di una coincidenza».
Sulla base dei dati al momento disponibili, l’Ema è «fermamente convinta che i benefici di AstraZeneca superino gli effetti collaterali». «Fino al 10 marzo su 5 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca sono stati riportati 30 eventi tromboembolici», ha spiegato Cooke, anche se negli ultimi giorni sono stati segnalati ulteriori casi.
Eventi tromboembolici «non sono emersi nei trial clinici – ha continuato Cooke – e non sono compresi come effetti collaterali conosciuti o attesi con questi vaccini. Nei trial clinici, sia le persone vaccinate che quelle che hanno ricevuto un placebo hanno registrato numeri molto piccoli di sviluppi legati alla coagulazione del sangue. Il numero di eventi tromboembolici nella popolazione vaccinata sembra non essere più elevato di quello che si osserva nella popolazione in generale».
«La fiducia nella sicurezza e nell’efficacia dei vaccini che abbiamo approvato è di fondamentale importanza – ha aggiunto –. È quindi prioritario arrivare ad una conclusione chiara per capire se ci sono nessi tra vaccinazioni ed eventi tromboembolici». Una conclusione cui si giungerà giovedì prossimo, al termine dell’inchiesta portata avanti dagli esperti dell’Ema.
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