Nel Regno Unito sono raddoppiate le richieste di diagnosi per disturbi del sonno: se nel 2007 erano poco meno di 70mila, l’anno scorso hanno sfiorato la cifra di 150mila. E il disturbo più frequente è senz’altro l’apnea ostruttiva nel sonno (OSAS), una condizione che porta le persone a smettere di respirare mentre dormono, «anche per […]
Nel Regno Unito sono raddoppiate le richieste di diagnosi per disturbi del sonno: se nel 2007 erano poco meno di 70mila, l’anno scorso hanno sfiorato la cifra di 150mila. E il disturbo più frequente è senz’altro l’apnea ostruttiva nel sonno (OSAS), una condizione che porta le persone a smettere di respirare mentre dormono, «anche per 27 volte in un’ora», rivela un paziente.
I risultati delle diagnosi mostrano che 1 milione e mezzo di persone nel Regno Unito soffrono di questa sindrome, anche se i medici sottolineano come siano molti i casi non ancora diagnosticati: si stima che il 2% delle donne e il 4% degli uomini nel Regno Unito soffrano in maniera significativa di apnee notturne; tuttavia, si sospetta che l’80% di questi non ne siano a conoscenza. L’aumento delle richieste di diagnosi è però senz’altro un segnale della maggiore consapevolezza dei rischi per la salute legati al dormire poco: «l’apnea notturna mi ha trasformato in un recluso. Ero sempre così stanco che non avevo voglia di socializzare, e visto che russavo molto forte mi vergognavo troppo per andare a dormire a casa di qualcun altro», dichiara un paziente alla BBC.
Ma da cosa sono causate queste apnee? Di fatto, le vie aeree vengono bloccate dal rilassamento di muscoli e tessuti molli della gola. La mancanza di ossigeno nel cervello porta a svegliarsi e a interrompere continuamente il sonno. Inoltre, spesso la condizione è associata a russamento, grugniti e rantoli e può portare ad altri problemi come l’aumento della pressione sanguigna, che a sua volta può causare ictus o infarti.
Per rimediarvi, i medici in genere suggeriscono di indossare durante la notte una maschera d’ossigeno o altri apparecchi che permettono di mantenere le vie aeree libere. Ad alcuni viene poi richiesto di perdere peso o di sottoporsi ad un intervento chirurgico per rimuovere il tessuto in eccesso nelle vie aeree.
Se vuoi approfondire la notizia, leggi la BBC.