Sanità 18 Giugno 2018 13:04

Il 10% delle dottoresse americane ha subito molestie sessuali

Anche i medici di Oltreoceano devono fare i conti con il fenomeno delle aggressioni. Soprattutto se donne. E proprio dove è nato il movimento #metoo, neanche le dottoresse sono libere dall’incubo delle molestie sessuali. Secondo uno studio di Medscape, una dottoressa su 10 e il 15% delle specializzande hanno avuto un’esperienza di molestie sessuali sul […]

Il 10% delle dottoresse americane ha subito molestie sessuali

Anche i medici di Oltreoceano devono fare i conti con il fenomeno delle aggressioni. Soprattutto se donne. E proprio dove è nato il movimento #metoo, neanche le dottoresse sono libere dall’incubo delle molestie sessuali. Secondo uno studio di Medscape, una dottoressa su 10 e il 15% delle specializzande hanno avuto un’esperienza di molestie sessuali sul lavoro negli ultimi tre anni. In generale, poi, riferisce di averle subite il 7% dei medici (12% donne, 4% uomini) e il 9% degli specializzandi (16% contro 4%). Le percentuali mostrano quindi come il problema sia principalmente (ma non esclusivamente) femminile.

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Lo studio ha coinvolto oltre 3.700 professionisti. Il 47% dei medici (uomini e donne) vittima di una molestia sessuale riferisce di essere stato insidiato da un collega. Negli altri casi si è trattato di amministrativi, personale non medico o pazienti, ma anche infermieri e studenti. Nel caso delle dottoresse, il 97% ha indicato un uomo come aggressore, mentre i medici sono stati molestati da una donna nel 77% dei casi. La maggioranza delle vittime di molestie sessuali aveva fra 35 e 44 anni. Da evidenziare, inoltre, che solo un quarto di tutti gli ‘incidenti’ segnalati ha portato ad un’indagine e si è intervenuti nel 38% dei casi.

Apprezzamenti pesanti sul proprio fisico, palpeggiamenti, abbracci e altri contatti fisici indesiderati o esplicite allusioni sessuali sono fra le molestie più comuni descritte dalle dottoresse. Ma non sono mancate le ripetute richieste di appuntamenti, proposte esplicite o ‘pseudo-corteggiamenti’ con messaggini ed e-mail indesiderati. Più rare le aggressioni sessuali, gli stupri o i ricatti, con la proposta di una promozione in cambio di prestazioni sessuali.

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«Il report sottolinea la necessità di intervenire sul tema delle molestie nella comunità medica e di assicurare che le vittime siano ascoltate», afferma Hansa Bhargava, direttore di Medscape Medical. «È il momento di renderci conto della realtà del problema: le molestie possono verificarsi anche nel mondo sanitario e molte vittime sentono che le proprie denunce non saranno prese sul serio». Anche perché a spaventare le vittime è anche di veder macchiata la propria reputazione. Così molte tacciono. Insomma, occorre un cambio di passo, magari sfruttando l’onda lunga del #metoo.

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