L’ebola continua a mietere vittime in Congo e per aiutare la nazione africana si muove l’Ue che sta intensificando l’aiuto umanitario con altri 5 milioni di euro. Il numero di morti confermate dell’epidemia è attualmente di oltre mille persone. Con l’annuncio odierno, il finanziamento totale dell’UE per affrontare la malattia nel paese ammonta a 17 […]
L’ebola continua a mietere vittime in Congo e per aiutare la nazione africana si muove l’Ue che sta intensificando l’aiuto umanitario con altri 5 milioni di euro. Il numero di morti confermate dell’epidemia è attualmente di oltre mille persone. Con l’annuncio odierno, il finanziamento totale dell’UE per affrontare la malattia nel paese ammonta a 17 milioni di euro dal 2018. Christos Stylianides, commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, ha dichiarato: «L’UE è impegnata a continuare ad aiutare i partner e le autorità a combattere l’Ebola nella Repubblica democratica del Congo per tutto il tempo necessario. Dall’epidemia dell’anno scorso, l’UE ha fornito finanziamenti, esperti, attrezzature mediche per l’evacuazione, il nostro servizio di volo umanitario e ha aiutato i paesi vicini. Stiamo anche sostenendo il settore sanitario del paese e lo sviluppo di vaccini e trattamenti per l’Ebola. Tuttavia, la malattia rimane una seria minaccia e bisogna fare tutto il possibile per contenere l’epidemia. Gli operatori umanitari devono anche essere liberi di fare il loro lavoro salvavita senza la minaccia della violenza».
LEGGI ANCHE: EBOLA IN CONGO, OMS: «RISCHIO DA ‘ALTO’ A ‘MOLTO ALTO’. 4MILA DOSI DI VACCINO PRONTE, NE SERVONO PIU’ DI 7MILA»
Il finanziamento dell’UE annunciato sostiene l’Organizzazione mondiale della sanità e altri partner per garantire l’accesso all’assistenza sanitaria e alle misure di prevenzione e infezione, collaborando con le comunità locali per promuovere la comprensione, l’accettazione e il sostegno della risposta, nonché la protezione sociale e il sostegno nutrizionale ai sopravvissuti e alle loro famiglie. La risposta nel paese ha dovuto affrontare una serie di sfide serie e continue, tra cui un’elevata mobilità della popolazione, strutture sanitarie deboli e una scarsa accettazione delle misure di prevenzione del contagio da parte della comunità. A ciò si aggiungono il conflitto in corso nelle zone colpite, i violenti attacchi perpetrati ai centri di trattamento e alle squadre di intervento dell’Ebola.
L’epidemia del virus Ebola nella Repubblica democratica del Congo è stata finora limitata alle province orientali del Nord Kivu e dell’Ituri, entrambe lacerate da conflitti di lunga data, aggravando una situazione umanitaria già fragile. In risposta all’epidemia, l’UE fornisce sostegno finanziario ai partner umanitari coinvolti in varie azioni di risposta all’Ebola. Gli esperti sanitari umanitari dell’UE nella Repubblica democratica del Congo sono coinvolti nel coordinamento della risposta e sono in contatto quotidiano con le autorità sanitarie, l’Organizzazione mondiale della sanità e i partner operativi. Inoltre, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha inviato un epidemiologo a Butembo, il secondo epicentro dell’epidemia, tra novembre e dicembre 2018 per fornire ulteriore assistenza tecnica e specialistica e sta seguendo da vicino gli sviluppi dell’epidemia. Il servizio aereo umanitario dell’UE trasporta regolarmente personale, forniture e attrezzature in varie zone colpite dall’Ebola. Finora ha operato oltre 80 voli.
LEGGI IL DOSSIER EBOLA DI SANITA’ INFORMAZIONE
Il meccanismo di protezione civile dell’UE è stato attivato due volte in relazione all’epidemia, su richiesta dell’Organizzazione mondiale della sanità. La Norvegia, che è uno Stato partecipante al meccanismo, ha inviato nella Repubblica democratica del Congo un’équipe specializzata per la formazione degli operatori sanitari sull’uso di unità di isolamento ad alta tecnologia che aveva fornito per sostenere la risposta dell’Ebola da utilizzare in casi specifici di evacuazione medica. Su seconda richiesta dell’Organizzazione mondiale della sanità, la Norvegia ha fornito tre ulteriori unità di isolamento e sta offrendo ulteriori sessioni di formazione sul loro funzionamento. L’UE cofinanzia l’85% dei costi di trasporto necessari per l’assistenza fornita attraverso il meccanismo. L’UE ha inoltre sostenuto finanziariamente lo sviluppo del vaccino Ebola e la ricerca sui trattamenti e i test diagnostici per l’Ebola. Oltre alla risposta alle emergenze, l’UE sta attuando un programma di cooperazione allo sviluppo a sostegno del settore sanitario. Al di fuori della RDC, i fondi umanitari dell’UE hanno anche contribuito a rafforzare le misure di preparazione e prevenzione nei paesi vicini per evitare la propagazione dell’epidemia.