Via libera al Gateway, la piattaforma informatica che riconoscerà i certificati tra gli Stati membri. Chi potrà richiedere il Green Pass europeo? Con quali requisiti?
Grazie al Green Pass, o certificato Covid Ue digitale, ai viaggiatori all’interno dell’Ue, con determinati requisiti, non saranno richiesti né test né quarantene.
Il Gateway, la piattaforma informatica europea che rende possibile il Pass, è operativo da oggi. Dieci Paesi sono già collegati e sette di questi (Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia) hanno iniziato ad emettere i primi Green Pass europei. L’Italia non inizierà subito a rilasciare i certificati digitali; ottenere il Pass è un diritto ma le competenze sono nazionali e il suo utilizzo cambia da Stato a Stato. Il Regolamento che lo istituisce entrerà in vigore dal primo luglio: il Green Pass avrà valore per chi è stato vaccinato, per chi è guarito dal Covid-19 e per chi si sottopone a un test e risulta negativo.
Il documento sarà valido al quattordicesimo giorno dalla seconda dose di vaccino anti-Covid. A partire da quella data, i cittadini vaccinati con due dosi per AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna e con una dose per Janssen (J&J), che detengono il certificato, dovrebbero essere esentati, in viaggio, da test e quarantene. Il discorso cambia per chi ha ricevuto solo la prima dose di vaccino. In questo caso, ogni Paese deciderà se riconoscere o meno il Pass.
Le persone guarite dal Covid-19 dovrebbero essere esonerate da test e/o quarantene nei 180 giorni successivi al test Pcr positivo dall’infezione. La validità è a partire dall’undicesimo giorno dopo il test, una volta terminato il periodo di contagiosità.
Chi non è vaccinato né guarito deve effettuare un tampone. Il risultato viene riconosciuto anche all’estero. Per i tamponi Pcr o molecolari la validità è di 72 ore; i test rapidi antigenici hanno una durata di 48 ore.
I minorenni che viaggiano con genitori esentati dall’obbligo di quarantena – ad es. vaccinati – hanno gli stessi diritti. I bambini con meno di sei anni di età dovrebbero essere esentati anche dai test.
La Commissione europea ha previsto cambiamenti in corsa e frenate d’emergenza: se la situazione epidemiologica di un Paese peggiora o si diffondono varianti preoccupanti, gli Stati sono liberi di introdurre restrizioni anche per le persone vaccinate e guarite.
Non dovrebbero esserci restrizioni per chi si sposta dalle aree verdi, secondo la mappa aggiornata dell’Ecdc. Si può chiedere un test (rapido o Pcr) prima della partenza a chi giunge dalle zone arancioni, e imporre la quarantena ai viaggiatori provenienti da una zona rossa, in assenza di un test Pcr o rapido negativo. L’invito a non spostarsi riguarda i viaggiatori delle aree rosso scuro.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato