Le autorità sanitarie degli Stati Uniti sono molto preoccupati perché il loro peggior incubo sembra essersi realizzato. Per la prima volta, un paziente è stato infettato da batteri resistenti a tutti gli antibiotici. La paziente, una donna di 49 anni proveniente dalla Pennsylvania, ha fortunatamente recuperato uno stato di salute ottimale, ma le autorità sanitarie […]
Le autorità sanitarie degli Stati Uniti sono molto preoccupati perché il loro peggior incubo sembra essersi realizzato. Per la prima volta, un paziente è stato infettato da batteri resistenti a tutti gli antibiotici. La paziente, una donna di 49 anni proveniente dalla Pennsylvania, ha fortunatamente recuperato uno stato di salute ottimale, ma le autorità sanitarie temono che se questa resistenza dovesse riuscire a diffondersi anche ad altri batteri, il Paese potrebbe essere rapidamente invaso da un “superbug”, un super germe impermeabile a tutti gli antibiotici noti. La paziente è stata ricoverata in una clinica militare, in Pennsylvania, nel mese di aprile, ed è stata curata per un’infezione delle vie urinarie. I primi test hanno mostrato che la sua infezione era causata da Escherichia coli, un germe presente nell’indestino che molto spesso è responsabile di infezioni del tratto urinario. Ma i successivi test hanno dimostrato che questo batterio era resistente agli antibiotici. Sia a quelli comunemente usati per questo tipo di infezione, ma anche a Colistina, un antibiotico che non viene usato più dagli anni ’70 (a causa dei suoi effetti collaterali), che in questo caso è stato usato come “ultima risorsa” contro batteri che si sono dimostrati troppo difficili da trattare. Il gene di resistenza alla Colistina era già stato osservato negli animali e in Cina. I medici ora cercheranno di capire in che modo la paziente della Pennsylvania, che non ha viaggiato al di fuori dei confini degli Stati Uniti, possa essere riuscita a diventare portatrice di questo batterio.