Sanità 21 Dicembre 2022 15:58

“Access, Cure, Care”, le proposte per la salute dei migranti: screening, codice STP e fascicoli sanitari

Screening infettivologico, fascicolo sanitario elettronico, sportelli sul territorio per un rapido accesso. E ancora formazione del personale sanitario e dei migranti stessi e creazione di un network tra istituzioni nazionali e locali
“Access, Cure, Care”, le proposte per la salute dei migranti: screening, codice STP e fascicoli sanitari

Il Documento “Access, Cure, Care. L’approccio alle infezioni da virus epatitici e da HIV nella popolazione migrante” è stato redatto da specialisti di diverse discipline, e pubblicato tra i Quaderni della salute de IlSole24ore.

Il documento “Access, Cure, Care”

Si può considerare il frutto del lavoro di diverse realtà, tra società scientifiche, istituzioni, centri di cura e assistenza e terzo settore. Questo progetto propone un incremento di sensibilizzazione, formazione, screening e linkage-to-care. Il punto di partenza è la tutela del diritto alla salute e dell’accesso equo alle cure per tutti gli individui, come previsto dall’Articolo 32 della Costituzione.

Le malattie infettive

Le migrazioni rappresentano un elemento strutturale e dinamico della società italiana. La presa in carico delle principali malattie infettive e degli ostacoli sociali che influiscono maggiormente sui migranti rappresentano non solo un fondamentale intervento di salute pubblica, ma anche un’occasione preziosa di crescita e integrazione. Con il supporto di operatori sanitari e professionisti da anni impegnati nella tutela della salute dei migranti, per i quali le malattie infettive rappresentano una frequente causa di morbilità e mortalità che potrebbe essere limitata.

Le proposte di “Access, Cure, Care”

In sintesi, “Access, Cure, Care” propone concrete azioni da avviare nel breve periodo:

  • effettuare su tutti i migranti uno screening infettivologico al momento dell’arrivo agli hotspot;
  • eseguire una diagnosi e un trattamento per le malattie infettive trasmissibili;
  • istituire un fascicolo sanitario elettronico;
  • prendere in carico il paziente con un’equipe multidisciplinare che preveda almeno un internista/infettivologo e un infermiere;
  • distribuire con capillarità sul territorio uno sportello che favorisca l’accesso alle cure; attribuire ai Centri di accoglienza la presa in carico sanitaria;
  • attribuire una quota/capite di pazienti migranti al medico di medicina generale;
  • assegnare agli stranieri irregolari un codice regionale individuale di accesso a sigla STP;
  • garantire accesso a diagnosi e terapie per HIV ed Epatiti;
  • istruire i migranti sui rischi infettivi, sulle opportunità di diagnosi e trattamento, sulla documentazione sanitaria necessaria;
  • formare il personale sanitario su normative e percorsi di accesso alle cure dei migranti.

 

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