Sanità 13 Febbraio 2020 15:55

Aggressioni, ok in commissioni Camera al Ddl sulla sicurezza del personale sanitario. Ma non mancano le polemiche…

Pene aggravate per chi causa lesioni personali gravi (da 4 a 10 anni) e gravissime (da 8 a 16 anni) al personale sanitario e socio-sanitario, ma bocciata la qualifica di pubblico ufficiale per gli operatori sanitari. Rostan (Leu): «Testo imperfetto, inefficace, insufficiente»

Aggressioni, ok in commissioni Camera al Ddl sulla sicurezza del personale sanitario. Ma non mancano le polemiche…

Il Ddl sulla sicurezza del personale sanitario è stato approvato dalle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera. «È un atto dovuto alle migliaia di persone tra medici e operatori delle professioni sanitarie e socio-sanitarie che, purtroppo, ogni giorno rischiano di subire atti di minaccia e di violenza nello svolgimento delle loro funzioni», dichiarano le due presidenti di commissione Francesca Businarolo e Marialucia Lorefice.

«Il provvedimento – spiegano – istituisce un Osservatorio, a costo zero per le finanze pubbliche, con il compito di monitorare gli episodi di violenza e aggrava le pene istituendo un comma all’articolo 583 del Codice penale sulle lesioni personali introducendo quelle gravi (da 4 a 10 anni) e gravissime (da 8 a 16 anni) cagionate a chi esercita violenza contro il personale sanitario e socio-sanitario definito. Il testo prevede anche misure di prevenzione e di informazione tese a contrastare questo odioso fenomeno di cui fanno le spese professionisti al servizio della collettività».

LEGGI ANCHE: AGGRESSIONI IN SANITÀ, DONNA IL 60% DELLE VITTIME. ZOCCHI (OMCeO MILANO): «NECESSARIO CAMBIAMENTO CULTURALE PER AUMENTARE DENUNCE»

L’approvazione del testo tuttavia ha lasciato strascichi polemici all’interno della maggioranza. La norma infatti è stata giudicata insoddisfacente dalla vicepresidente della Commissione Michela Rostan. Il motivo è la bocciatura della qualifica di pubblico ufficiale per gli operatori sanitari: il governo ha dato parere negativo all’emendamento e così in Commissione M5S e PD hanno bocciato la norma che è stata votata invece da Leu e Fratelli d’Italia, mentre la Lega aveva abbandonato la Commissione.

«Nel corso di tutto questo tempo ho incontrato decine di operatori sanitari vittime di aggressioni anche brutali, rappresentanti nazionali e locali dei sindacati di categoria, i medici dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, gli operatori del 118, associazioni di professionisti, titolari di strutture cliniche, esperti giuristi e le guardie giurate che operano nelle strutture ospedaliere. Molti di loro sono stati ascoltati in audizione nella Commissione della quale faccio parte. Tutti d’accordo con questa proposta – ha scritto la Rostan su Facebook -. Insieme abbiamo preparato il testo di legge. Ecco perché è un voto che fa male. Che mostra il  più totale disinteresse per i problemi di una categoria che quotidianamente si adopera per tutelare la nostra salute tra mille problemi logistici e organizzativi».

«Io ho fatto tutto quello che potevo – continua -: ho difeso la proposta fino a votare in dissenso da governo e maggioranza. Ora tocca agli altri prendersi la responsabilità delle loro scelte. La mia battaglia è stata limpida e decisa. La legge sulla violenza ai medici e al personale sanitario uscirà dalla Camera imperfetta, inefficace, insufficiente. C’è grande rammarico e grande amarezza. Ma ho l’orgoglio di aver difeso fino in fondo le cose in cui credo» conclude la deputata di Liberi e Uguali.

Sulle stesse posizioni della Rostan anche la Lega, che annuncia battaglia in Aula sul provvedimento. I rappresentanti del Carroccio in Commissione Affari Sociali hanno
protestato contro quella che considerano una retromarcia del governo. La Lega aveva chiesto una sospensione dei lavori per verificare l’informazione riportata dal sottosegretario alla Salute Sandra Zampa di un tavolo nel quale gli operatori sanitari avrebbero dichiarato di non volere più il riconoscimento del ruolo di pubblico ufficiale. Ma la richiesta è stata negata, secondo quanto dichiarato da Roberto Turri, capogruppo Lega in Commissione Giustizia, e Massimiliano Panizzut, capogruppo Lega in Commissione Affari Sociali, e da tutti i componenti Lega delle rispettive Commissioni.

«Abbiamo chiesto un accantonamento dell’emendamento per approfondire il nuovo elemento, ma i relatori sono rimasti rigidi sulla loro posizione. Da qui la decisione del gruppo Lega delle Commissioni Giustizia e Affari sociali» spiegano gli esponenti leghisti.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Dal reinserimento al lavoro alla formazione, nel Lazio una proposta di legge contro le aggressioni ai sanitari
L’ha presentata il consigliere della Lega Daniele Giannini, raccogliendo le proposte dell’associazione AMAD. L’obiettivo è quello di incrementare le tutele introdotte dalla legge 113 del 2020
di Francesco Torre
Aggressioni operatori sanitari, consegnato il premio Federsanità-Simeu “Curare la violenza”
Quattro le aree tematiche individuate dalla Commissione di Valutazione presieduta dalla dott.ssa Maria Pia Ruggieri, past president SIMEU per evidenziare impegno e buone pratiche sulla prevenzione della violenza contro medici ed infermieri messe a punto dalle tante aziende sanitarie e ospedaliere partecipanti
Telecamere e istruttori antiviolenza: Regioni corrono ai ripari contro le aggressioni ai sanitari
Nel post Covid impennata di aggressioni fisiche (+40%) e verbali (+90%). Il Veneto formerà 90 istruttori per diffondere la conoscenza del fenomeno e le strategie utili per affrontarlo. In Lombardia le ambulanze saranno dotate di telecamere e un operatore sanitario avrà la bodycam. De Corato (assessore sicurezza) «Strumenti utili per il forte valore dissuasivo che possono avere in caso di azioni violente e atti vandalici»
Violenza fisica e verbale su operatori sanitari: trend in crescita. Patto tra istituzioni, sindacato e aziende ospedaliere
In occasione della prima giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, (12 marzo) in Regione Lombardia una tavola rotonda organizzata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Gregorio Mammì ha messo a confronto medici, infermieri, sindacati, aziende sanitarie e politica con l’obiettivo di trovare sinergie per ridimensionare il fenomeno
Violenza contro sanitari, Inail: «Tre quarti delle aggressioni riguardano donne. Tecnici salute i più colpiti»
Il 46% degli assalti avviene in ospedali e cliniche. Il 28% nei servizi di assistenza sociale residenziale. In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari che si celebra il 12 marzo, l’Istituto analizza gli infortuni lavorativi derivanti da aggressioni e minacce
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...