Sanità 29 Maggio 2018 14:20

Padova, l’American Society of Clinical Oncology premia una giovane oncologa italiana

Si apre domani a Chicago il meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO, 1-5 giugno), il più importante evento mondiale dedicato alla ricerca ed alle nuove frontiere terapeutiche della lotta alle neoplasie. Tema dell’anno: diffondere le scoperte della ricerca ed espandere i risultati della medicina di precisione.

All’interno dell’ASCO 2018 la presenza dei ricercatori e degli oncologi dello IOV-IRCCS è, come già confermato negli ultimi anni, importante. Risalta soprattutto l’attribuzione del Merit Award – il premio indipendente assegnato ai migliori giovani oncologi di tutto il mondo – a Francesca Battaglin, 33enne padovana di Abano, specialista in tumori gastrointestinali nella U.O.C di Oncologia Medica 1 diretta da Vittorina Zagonel.

Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito alla Battaglin (che attualmente sta svolgendo un’attività di ricerca presso il laboratorio di Heinz-Josef Lenz, Direttore dell’oncologia gastro-intestinale del Norris Comprehensive Cancer Center, University of Southern California di Los Angeles), per lo “studio di polimorfismi dei geni appartenenti alla via del segnale intracellulare per la regolazione dei ritmi circadiani (clock genes), deputati alla modulazione di processi cellulari fondamentali, la cui alterazione è implicata nei meccanismi di sviluppo tumorale”.

I risultati di questa analisi, che hanno permesso alla Battaglin di identificare una variante genetica nel gene CLOCK associata ad una ridotta risposta al trattamento chemioterapico di prima linea in pazienti affetti da tumore del colon metastatico, saranno presentati durante i lavori del prossimo ASCO 2018 e premiati proprio con l’attribuzione di uno dei Conquer Cancer Foundation of ASCO Merit Awards. “I risultati della mia ricerca – precisa la stessa Battaglin – rappresentano una prima evidenza del possibile valore del polimorfismo genetico individuato come marcatore predittivo di risposta al trattamento. Risultati che necessitano di successiva validazione, ma che già rappresentano un ulteriore passo nello sforzo condiviso dalla comunità di ricerca per meglio comprendere i meccanismi che regolano la risposta e la resistenza tumorale alle terapie oncologiche attualmente disponibili”.

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