Dal 2019 la spesa per il personale non potrà superare il valore del 2018 maggiorato del 5%. Ora la norma, che varrà in tutta Italia, è all’esame delle Regioni
Il tetto di spesa per le assunzioni in sanità potrebbe finalmente essere superato. L’annuncio arriva direttamente dal Ministro della Salute Giulia Grillo dopo l’incontro di ieri in cui è stato trovato un punto di equilibrio con Regioni, Ragioneria dello Stato-Mef e Funzione pubblica.
«In questi giorni ho portato avanti il mio impegno per superare l’anacronistico blocco delle assunzioni nella Sanità imposto dal 2009 a tutto il Ssn», ha annunciato il Ministro che ha aggiunto: «In un clima di grande collaborazione è stata prodotta una norma che oggi sarà portata all’attenzione dei Presidenti delle Regioni». Su Facebook la titolare della Salute aggiunge: «Auspico una piena condivisione perché tutto il Paese ha bisogno di avviare nuove assunzioni di medici e operatori per assicurare futuro al nostro Ssn». La soluzione potrebbe passare attraverso un emendamento al ddl Concretezza, ora all’esame della Camera oppure entrare in uno dei prossimi decreti.
Nel testo dell’emendamento è specificato che «a decorrere dal 2019, la spesa per il personale degli Enti del Ssn di ciascuna Regione non può superare il valore della spesa sostenuta nel 2018. Inoltre la spesa potrà essere incrementata per un importo pari al 5% dell’incremento del Fondo sanitario rispetto all’esercizio precedente. Questo importo include le risorse per il trattamento accessorio del personale. Dal 2021 l’incremento di spesa del 5% sarà subordinato all’adozione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno del Ssn. Previsto anche, previo accordo con il Mef e Salute l’incremento di spesa per i servizi esternalizzati».