Le cellule del padre, manipolate e infuse nel bambino, dopo un mese dall’intervento, «hanno perfettamente attecchito» e non si sono verificate complicanze. Inoltre, grazie ad Alex, 23mila italiani si sono iscritti al registro dei donatori di midollo in pochi mesi effettuando il test per reperire un’eventuale compatibilità per il trapianto.