Sanità 7 Ottobre 2014 10:45

Controllo qualità e formazione: ruolo chiave per Age.Na.S.

Intervista esclusiva a Francesco Bevere, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
Controllo qualità e formazione: ruolo chiave per Age.Na.S.

Una nuova era della sanità è pronta a partire. Complice la stesura di un Patto per la Salute 2014 – 2015 lungimirante e ricco di spunti innovativi, la parola d’ordine sembra essere “qualità”.

Qualità nel controllo e nel monitoraggio delle realtà che operano nel Ssn, e nell’ambito della formazione dei professionisti. Perché, è chiaro, una sanità di alto profilo non può prescindere dalla professionalità di chi opera al suo interno. Su questi temi Sanità Informazione ha intervistato il nuovo direttore generale di Age.Na.S., Francesco Bevere.

L’Age.Na.S. entra in una nuova fase: quali sono le prospettive in Italia e in Europa?
Stando a quanto previsto dal Patto per la Salute, finalmente l’Age.Na.S. assumerà un ruolo di grandissima rilevanza nel Sistema. Basta leggere l’articolo 12 del Patto per capire il cambio di passo che Regioni e Governo hanno voluto imprimere. Il monitoraggio delle attività delle strutture e dei sistemi sanitari regionali ci consentirà di assumere un ruolo determinante nell’affiancare quelle realtà che ancora mostrano qualche carenza.

Il nostro obiettivo è evidenziare l’importanza della formazione individuale

E’ necessario progettare un modello di monitoraggio anche sulle performance gestionali ed amministrative. In questo modo Age.Na.S., come previsto dal Patto, creerà un sistema che, immediatamente, allerti la struttura, affinché i problemi vengano affrontati subito e non lasciati sedimentare col rischio di cronicizzare le lacune, come nel caso delle Regioni in piano di rientro.

Age.Na.S. di recente si è rifatta il trucco con un nuovo sito, e con nuovi controlli stringenti sulla formazione affinché sia di qualità…
Assolutamente. Ogni cambiamento, soprattutto in un sistema così complesso e delicato come quello sanitario, non può prescindere da un cambio di registro nel percorso formativo dei suoi protagonisti. I cambiamenti culturali sono quelli più difficili da ottenere, poiché richiedono un forte impegno personale; e in sanità, rispetto ad altri settori, l’impegno personale del singolo ha un peso specifico considerevole. Il nostro obiettivo è evidenziare l’importanza della formazione individuale, ancor più di quella di categoria. Per non parlare delle nuove tecnologie, che rendono possibile la formazione a distanza: sempre più qualità, sempre più merito.

Articoli correlati
Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B: risparmio e sostenibilità per il SSN con polatuzumab a un anno dall’approvazione
Ad un anno dall'approvazione dell’ anticorpo farmaco-coniugato polatuzumab per il trattamento di prima linea del Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B , uno studio ne ha misurato l’impatto terapeutico ed economico. --I pazienti in cura con polatuzumab hanno meno probabilità di ricevere successive linee di trattamento, con un risparmio stimato per il SSN di circa 12.300 euro a paziente nel primo anno
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
SSN, Camera approva mozioni. Quartini (M5S): «Investire almeno il 10% della spesa sanitaria in prevenzione»
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanità del governo Meloni: «Continua definanziamento, almeno 8% del PIL vada a spesa sanitaria». E contesta il numero chiuso a Medicina
Sanità, Cittadini (Aiop): «SSN pilastro fondamentale, Governo lo tuteli»
Secondo la presidente Aiop Cittadini «oltre ai problemi strutturali che affliggono il sistema da anni, la pandemia, la guerra russo-ucraina e la crisi energetica stanno mettendo in grande difficoltà il SSN e più volte abbiamo evidenziato il pericolo che si debba ricorrere al blocco delle prestazioni sanitarie a causa del caro bollette e di una crisi che investe a catena l’intero indotto del settore»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

8 Marzo, dall’Iss cinque consigli per il benessere femminile

Malattie cardiovascolari, osteoporosi, sostanze tossiche, vita da caregiver e obesità sono i cinque focus approfonditi dagli esperti del Centro cdi riferimento per la medicina di genere dell'Is...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone