Al congresso della European Heart Rhythm Association, oltre 4mila professionisti provenienti da tutto il mondo per confrontarsi su elettrofisiologia, fibrillazione atriale e ablazione transcatetere
Per tre giorni, Lisbona è la capitale mondiale della cardiologia. Si è aperto il congresso annuale della European Heart Rhythm Association a cui partecipano oltre 4mila cardiologi e ricercatori nel campo delle aritmie cardiache provenienti da 80 Paesi. L’EHRA, che si occupa prevalentemente di fibrillazione atriale e elettrofisiologia, fa parte della Società Europea di Cardiologia.
«Il Congresso ha superato le nostre aspettative, abbiamo registrato il livello di partecipazione più alto di sempre – commenta a Sanità Informazione il presidente di EHRA 2018-2020 Hein Heidbuchel -. È la dimostrazione che la comunità europea di elettrofisiologia è molto forte. Sono state presentate tecniche innovative ed è stato dato ampio spazio alla nuova area della salute digitale. L’elettrofisiologia e la cardiologia stanno entrando in una nuova era: é la tecnologia che fornisce i dati ai professionisti e non i medici che inseriscono i dati nei macchinari. Il maggior utilizzo di tecnologia ovviamente aumenta il costo delle cure, ma la medicina ha dei budget limitati, quindi l’obiettivo adesso è quello di selezionare le tecnologie più efficaci al costo inferiore».
Sulle rive del Tago, le parole d’ordine sono quindi le innovazioni diagnostiche e terapeutiche nella pratica quotidiana, che danno il titolo al congresso. «Grazie alle presentazioni degli ultimi trial clinici condotti in tutto il mondo, agli oltre 1600 abstract ricevuti e alle tecnologie rivoluzionarie qui presenti – commenta il presidente del congresso Haran Burri – questo è il posto giusto per conoscere le nuove frontiere e gli orizzonti della diagnosi e della terapia delle aritmie cardiache».
Una delle novità del congresso è l’introduzione delle sessioni “Meet my patients”: i pazienti raccontano le loro malattie e l’impatto che hanno sulla loro vita quotidiana. Un incontro che aiuta i partecipanti a capire in modo più chiaro le conseguenze delle patologie e delle terapie.
Tra le innovazioni presentate, anche un nuovo metodo per eseguire l’elettrocardiogramma che usa segnali dall’orecchio e dalla mano del paziente per controllare il ritmo cardiaco. Lo studio è stato presentato dall’italiano Raffaele De Lucia dell’Università di Pisa.
Diverse le tematiche presenti nel programma del congresso, tra cui i risultati di 20 trial clinici su strumentazioni, tecniche innovative e nuovi studi sull’ablazione della fibrillazione atriale (tecnica chirurgica mininvasiva per limitare le cause dell’aritmia): tra questi, l’ELIMINATE-AF dimostra l’efficacia e la sicurezza dell’anticoagulante edoxaban nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti ad ablazione transcatetere; RESULT invece intende dimostrare se la supervisione da remoto riduce il tasso di mortalità o ricovero dei pazienti con insufficienza cardiaca e un device impiantato.