“We have a dream” è il tema della “festa dei popoli: food, dream e drink” che si svolgerà domani, alle ore 12.30, presso il Centro Agorà (Via Sardo, 20 – centro per la promozione della salute della popolazione nomade, immigrata e senza fissa dimora) dell’Asp di Catania. L’appuntamento è organizzato dal Centro Agorà, dalla coordinatrice […]
“We have a dream” è il tema della “festa dei popoli: food, dream e drink” che si svolgerà domani, alle ore 12.30, presso il Centro Agorà (Via Sardo, 20 – centro per la promozione della salute della popolazione nomade, immigrata e senza fissa dimora) dell’Asp di Catania.
L’appuntamento è organizzato dal Centro Agorà, dalla coordinatrice del progetto, la dottoressa Loredana Sucato e dall’UOC Medicina delle Migrazioni ed Emergenze sanitarie in partenariato con l’Associazione Penelope-coordinamento solidarietà sociale onlus (coordinatrice di Catania, dottoressa Oriana Cannavò) e si propone come momento di incontro tra gli operatori e gli utenti stranieri che quotidianamente si rivolgono ai servizi presenti all’interno del Centro.
«Con questa giornata – spiegano gli organizzatori – vogliamo sottolineare la necessità di passare da una concezione di salute centrata solo sull’individuazione di disfunzioni fisiche meramente legate alla persona che ne è portatrice, a un’idea che si apre alle diverse condizioni che incidono sulla salute del cittadino straniero, perlopiù legate a situazioni di precarietà sociale, disparità culturale, vera e propria fragilità sociale».
In tale prospettiva la festa dei popoli si presenta come un’opportunità di scambio e condivisione di saperi, sapori e profumi, nel rispetto delle singole tradizioni, e come un’occasione di condivisione di uno spazio di incontro per favorire la partecipazione, la facilità di accesso ai servizi, lo studio e l’approfondimento delle tematiche relative all’integrazione culturale.
Il Centro Agorà da circa 8 anni rappresenta una realtà consolidata e conosciuta sul territorio e un punto di riferimento sia per gli utenti stranieri sia per le istituzioni pubbliche e del privato sociale. In questi anni il Centro ha maturato un approccio fondato sulle regole dell’accoglienza, dell’umanizzazione dei servizi e della relazione con “l’altro”.
Momento importante nella costruzione delle modalità con cui erogare i servizi è, per gli operatori del centro, il confronto costante con gli utenti stranieri, spesso appartenenti a categorie disagiate della società, che presentano problematiche complesse e che necessitano di una presa in carico culturalmente adeguata e di tipo integrato.