Condiviso un documento con le organizzazioni sindacali con proposte per contrastare carenza di personale
La Conferenza delle Regioni chiede un chiarimento al governo sui tamponi rapidi eseguiti dai medici di medicina generale, e annuncia di essere pronta a impugnare la sentenza del Tar Lazio. Lo ha chiarito in una nota il vicepresidente della Conferenza e governatore della Liguria Giovanni Toti, al termine della riunione di oggi.
Molti i punti all’ordine del giorno. Per primo «il tema del coinvolgimento dei medici di medicina generale nella esecuzione dei tamponi rapidi così come previsto dal recente accordo collettivo nazionale ed anche a seguito della sentenza del Tar Lazio». «Su questo chiediamo – si legge – un intervento chiarificatore del Governo, riservandoci di costituirci in giudizio come sistema delle Regioni per impugnare la stessa sentenza del Tar al Consiglio di Stato».
«L’auspicio è che, come accaduto in precedenza, il Governo voglia condividere con le Regioni i necessari approfondimenti sul piano della collaborazione istituzionale nell’interesse dei cittadini, del tessuto socioeconomico del Paese, nel rispetto delle necessarie regole di prevenzione», si legge.
Inoltre, «la Conferenza delle Regioni ha condiviso un documento con le organizzazioni sindacali con una serie di proposte per contrastare la carenza di personale sanitario ed infermieristico nelle strutture socio-sanitarie per anziani, segnalando in particolare l’esigenza di riformare la disciplina sui limiti per l’assunzione del personale».
Nel comunicato anche l’approvazione delle linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali. «Un documento – ribadisce Toti – che inviamo al Governo come contributo propositivo per non compromettere la stagione sciistica e per non creare un danno irreversibile all’economia della montagna dei nostri territori».
Nel corso del confronto odierno, si spiega, sono emerse però anche altre criticità.
«C’è prima di tutto – spiega Toti – l’esigenza di considerare nell’ambito dei ristori previsti dalle normative vigenti anche le limitazioni disciplinate da specifiche ordinanze regionali, concertate con il ministero della Salute».
«Presentiamo poi oggi al Governo – prosegue il Presidente della Liguria – un ordine del giorno perché si faccia chiarezza in materia di demanio marittimo, richiedendo chiarimenti in ordine alla disciplina delle proroghe delle concessioni demaniali marittime connesse al necessario rilancio del settore turistico e per contenere i danni subiti dalle imprese a causa dell’emergenza epidemiologica».
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