VIDEO INTERVISTA | L’importanza della formazione come chiave di volta per evitare la fuga all’estero dei medici italiani migliori e per dare ulteriori garanzie al cittadino che si confronta con il suo medico. Questa una delle proposte fatte dal neo Viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, nell’intervista a Sanità Informazione in occasione della edizione 121 del congresso della Società Italiana di Chirurgia
L’importanza della formazione come chiave di volta per evitare la fuga all’estero dei medici italiani migliori e per dare ulteriori garanzie al cittadino che si confronta con il suo medico. Un periodo di alta specializzazione e settorializzazione sul modello delle “fellowship” anglosassoni da introdurre e mettere a sistema nel modello formativo dei medici italiani. Insieme alla formazione ECM, da rendere sempre più efficiente e seguita, è questa una delle carte da giocare per riconquistare quel rapporto di fiducia tra medici e pazienti.
Questa una delle proposte fatte dal neo Viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, nell’intervista a Sanità Informazione in occasione della edizione 121 del congresso della Società Italiana di Chirurgia. Gli altri temi dell’esponente M5S, “chirurgo prestato alla politica” come si è definito Sileri, affrontano la difficile situazione dei medici, e dei chirurghi in particolare, alle prese con valanghe di denunce, il più delle volte pretestuose, da parte dei pazienti che non fanno che rendere difficile l’attività dei camici bianchi. Su questo tema, già da presidente della Commissione Sanità del Senato, Sileri si era fatto promotore di una iniziativa legislativa per creare un “arbitrato della salute” che potesse sciogliere la mole di contenzioso attualmente esistente.