Sanità 16 Settembre 2020 07:36

Coronavirus, Regno Unito invia tamponi “arretrati” in Italia. Ma nessuno ne sa niente

I laboratori inglesi non riescono a tenere il passo. «Documenti trapelati rivelano un arretrato di 185.000 tamponi e test covid-19 inviati all’estero per l’elaborazione» rivela il Guardian

di Viviana Franzellitti e Arnaldo Iodice
Coronavirus, Regno Unito invia tamponi “arretrati” in Italia. Ma nessuno ne sa niente

I contagi di coronavirus nel mondo hanno superato i 29 milioni e i positivi al Sars-Cov-2 crescono vertiginosamente in Inghilterra. Tant’è che il governo di Boris Johnson deve fare i conti con il problema tamponi: come riporta il Sunday Times, i laboratori britannici non riescono a ottenere rapidamente i risultati dei test Covid-19 e sarebbero costretti ad inviare 185mila tamponi arretrati all’estero, in particolare in Germania e in Italia.

La notizia che le autorità sanitarie inglesi si stiano preparando per inviare ai laboratori tedeschi e italiani (così come riportato dal Guardian e da altre testate britanniche) la grande mole di tamponi “arretrati” non è stata però confermata da nessuna delle autorità italiane (dal Ministero della Salute all’INMI Lazzaro Spallanzani) interpellate da Sanità Informazione: «Abbiamo controllato ma nessuno ne sa nulla, neanche chi è più addentro alle dinamiche ministeriali. Probabilmente è solo un’ipotesi che al momento si sta valutando in Gran Bretagna».

In ogni caso, la situazione nel Regno Unito resta seria. Dopo essersi scusato per i continui ritardi nell’analisi dei tamponi, il Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale (DHSC) ha assicurato che il sistema di test e tracciamento dell’NHS sta funzionando a ritmi e capacità mai visti prima, ammettendo che esiste «una richiesta “significativa” di test anche da parte di persone che non hanno sintomi». Il governo inglese non pubblica più i dati sui test giornalieri ma Jonathan Ashworth, il segretario alla salute, parla di un sistema di test e tracciabilità inefficiente: «Molti test rimangono senza elaborazione, o addirittura sono gettati via, a causa di errori nel trasporto e nel tampone».

«I nostri laboratori stanno elaborando più di un milione di test a settimana – ha dichiarato un portavoce – e recentemente abbiamo annunciato nuove strutture e tecnologie per ottenere i risultati ancora più velocemente. Se non hai sintomi e non sei idoneo a fare un test, puoi continuare a proteggerti se ti lavi le mani, ti copri il viso e segui le regole di distanziamento sociale».

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