La scorsa notte, nella quotidiana conferenza alla Casa Bianca sul Coronavirus, Donald Trump ha accusato l’Organizzazione Mondiale della Sanità di aver sottovalutato la pandemia provocando migliaia di vittime e danni economici in tutto il mondo.
Per questo motivo, il presidente americano ha annunciato ufficialmente che bloccherà i finanziamenti statunitensi all’OMS per 60-90 giorni, in attesa di una revisione «per valutare il ruolo dell’Oganizzazione e la cattiva gestione della diffusione del Coronavirus». Una richiesta che, a onor del vero, era già stata avanzata in passato e rifiutata dal Congresso.
Gli Stati Uniti d’America sono il principale finanziatore dell’organismo sanitario responsabile della salute globale che ha sede a Ginevra, grazie ai versamenti obbligatori e ai contribuiti volontari per finanziare progetti specifici o emergenze sanitarie, proprio come quella da SARS-CoV-2.
«Non è questo il momento di tagliare i finanziamenti o di mettere in discussione gli errori – ha commentato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres -; una volta che avremo finalmente girato pagina su questa epidemia, ci sarà tempo per guardare indietro e capire come una tale malattia si sia potuta diffondere così rapidamente in tutto il mondo. Le lezioni apprese – ha precisato – saranno essenziali per affrontare efficacemente sfide simili che potrebbero emergere in futuro. Ma non è questo il momento. E non è nemmeno il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità o di qualsiasi altra organizzazione umanitaria impegnata nella lotta contro il virus».
Come riportato dal Guardian, per il caporedattore della rivista medica Lancet, Richard Horton, la decisione di Donald Trump è un «crimine contro l’umanità: ogni scienziato, ogni operatore sanitario, ogni cittadino deve resistere e ribellarsi a questo spaventoso tradimento della solidarietà globale». Anche Laurie Garrett, ex membro anziano del Council on Foreign Relations, lo ha descritto come «un atto dannato e dispettoso. L’OMS – ha evidenziato – è l’unica linfa vitale della maggior parte delle nazioni dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia del Pacifico».
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Della stessa opinione il rappresentante dell’Ue, Josep Borrell che ha dichiarato sul suo profilo Twitter: «Mi rammarico profondamente per la decisione degli Stati Uniti di sospendere i finanziamenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non c’è ragione che giustifichi questa mossa, in un momento in cui gli sforzi dell’organizzazione sono necessari per contribuire a contenere e mitigare la pandemia da Coronavirus».
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