Sanità 10 Dicembre 2021 16:43

Covid-19, Ecdc: «Italia unico Paese classificato a scarsa preoccupazione»

La scorsa settimana era ritenuta a livello moderato ma ora ricoveri e intensive tenderanno a stabilizzarsi. Cosa dice il report

Covid-19, Ecdc: «Italia unico Paese classificato a scarsa preoccupazione»

Questa settimana l’Italia è l’unico Paese classificato al livello di «scarsa preoccupazione» dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, nell’ultimo report che analizza la situazione Covid-19 nei vari Stati di Unione europea e Spazio economico europeo. Resta comunque «molto alto», pari a 8,3 su 10 come la settimana scorsa, il livello di preoccupazione per l’intera area ma, rispetto a sette giorni fa, il nostro Paese cambia fascia. E se nei prossimi giorni ci si dovrà attendere ancora un aumento dei casi e dei morti, dovrebbero stabilizzarsi i ricoveri sia in area medica sia in terapia intensiva.

Il report

Il rapporto è relativo alla settimana 48, quella terminata domenica 5 dicembre, e le previsioni che contiene riguardano i 14 giorni successivi, quindi le settimane 49 (termine il 12 dicembre) e 50 (termine il 19 dicembre). Nel report si può leggere che in questa settimana la situazione epidemiologica complessiva di Ue/See è stata caratterizzata da un tasso di notifica di casi Covid «elevato e in rapido aumento» e da un tasso di mortalità «in lento aumento». La previsione dell’Ecdc è che da qui alla settimana 50 contagi e decessi aumenteranno, mentre i ricoveri in terapia intensiva e in altri reparti si stabilizzeranno.

Delta variante ancora prevalente (98,6%)

Il tasso complessivo di notifica dei casi Covid per l’area Ue/See è stato nella settimana 48 pari a 797 per 100mila (748,6/100mila la settimana precedente), in crescita da 9 settimane. Il tasso di mortalità per Covid-19 a 14 giorni è stato di 55,9 decessi per milione di abitanti (53,2/milione la settimana precedente), stabile da 2 settimane. Dei 30 Paesi con dati sui ricoveri fino alla settimana 48, sono 17 quelli che hanno riportato una tendenza all’aumento rispetto alla settimana precedente. Per la maggior parte degli Stati la situazione epidemiologica viene considerata di preoccupazione «alta o molto alta, in particolare nelle zone occidentali e settentrionali di Ue/See, in gran parte determinata – precisa l’Ecdc – dall’elevata trasmissibilità della variante Delta che ha limitato la riduzione della trasmissione virale ottenuta con la vaccinazione». È infatti ancora Delta la variante del Sars-CoV-2 prevalente nell’area, al 98,6%.

Settimana «estremamente preoccupante» in 8 Paesi

Nel dettaglio, nella settimana 48 la situazione è classificata come «estremamente preoccupante» in 8 Paesi (Repubblica Ceca, Francia, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Polonia), di «forte preoccupazione» in 11 Paesi (Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Finlandia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Portogallo e Slovacchia), di «moderata preoccupazione» in 10 (Austria, Estonia, Islanda, Lettonia, Lituania, Malta, Romania, Slovenia, Spagna e Svezia) e di «scarsa preoccupazione» in uno (Italia). Rispetto alla settimana precedente, 3 Paesi (Francia, Liechtenstein e Lussemburgo) sono passati a una categoria superiore, 9 (Austria, Belgio, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Slovacchia, Slovenia e Spagna) a una inferiore, mentre 18 sono rimasti nella stessa categoria.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
Aviaria: nuova variante del virus più vicina all’uomo, timori per possibile pandemia
Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria, endemico negli allevamenti di pollame in Cina, sta subendo cambiamenti mutazionali che potrebbero aumentare il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani. E' l'avvertimento lanciato da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici in uno studio pubblicato sulla rivista Cell
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"