Pubblicato il più grande studio, dall’inizio dell’epidemia, sul Covid-19. Come riportato dalla BBC, i dati del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC), hanno rilevato che tra le categorie più ad alto rischio infezione c’è quella del personale medico che viene a contatto con persone affette da Covid-19. Sottolineando dunque il […]
Pubblicato il più grande studio, dall’inizio dell’epidemia, sul Covid-19. Come riportato dalla BBC, i dati del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC), hanno rilevato che tra le categorie più ad alto rischio infezione c’è quella del personale medico che viene a contatto con persone affette da Covid-19. Sottolineando dunque il rischio per il personale medico, il documento afferma che sarebbero un totale di 3.019 gli operatori sanitari infetti, con 1.715 casi confermati. All’11 febbraio (ultimo giorno utile per raccogliere i dati inseriti poi nella ricerca) erano cinque gli operatori deceduti. Tra questi anche Liu Zhiming, 51 anni, direttore dell’Ospedale Wuchang di Wuahn.
Il rapporto del CCDC mostra come il tasso di mortalità della provincia di Wuhan sia del 2,9%, contro lo 0,4% registrato nel resto del Paese, mentre il tasso globale di mortalità del virus è del 2,3%. Mentre i risultati confermano ampiamente le descrizioni del virus e i modelli di infezione già pubblicati e conosciuti, lo studio include anche una suddivisione dettagliata dei 44.672 casi confermati in tutta la Cina fino all’11 febbraio.
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Si scopre così che l’80,9% delle infezioni registrate è stato classificato come lieve, il 13,8% come grave e solo il 4,7% come critico. Il numero di morti tra le persone infette resta basso ma aumenta tra gli ultraottantenni. Per quanto riguarda invece le differenze di genere, gli uomini hanno maggiori probabilità di non sopravvivere al virus (2,8%) rispetto alle donne (1,7%). Tra le malattie già esistenti che mettono maggiormente a rischio la salute dei pazienti ci sono le patologie cardiovascolari al primo posto, seguite dal diabete, dalle malattie respiratorie croniche e dall’ipertensione. Secondo lo studio del CCDC inoltre il picco della malattia sarebbe stato raggiunto tra il 23 e il 26 gennaio.
La BBC ci va però cauta nel considerare completamente esaustiva la ricerca. Il report considera infatti soltanto i casi conclamati di contagio da Covid-19, mentre diversi scienziati hanno ipotizzato che potrebbero esserci molte più persone infette. Ciò significa che il tasso di mortalità complessivo potrebbe essere inferiore a quello ufficiale.
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