Quasi due milioni di nuovi contagi in una settimana nel mondo. In cima restano Americhe e India, ma in Europa si teme la seconda ondata
In una sola settimana, dal 14 al 20 settembre, ci sono stati quasi 2 milioni di nuovi casi di Covid-19. Il 6% in più rispetto alla settimana precedente, nonché il maggior numero di contagi segnalati in una sola settimana dall’inizio dell’epidemia. A comunicarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità. Contemporaneamente diminuiscono del 10% i decessi, con 37.700 morti segnalati. L’aumento riguarda tutti i continenti a eccezione dell’Africa. Le Americhe restano le più colpite e coprono il 38% dei nuovi casi, mentre l’Europa detiene il primato dell’aumento di decessi, con un 27% in più.
Preoccupano specialmente i numeri di Francia e Spagna, che segnano un’impennata improvvisa nelle ultime due settimane. Oltre metà dei dipartimenti francesi sono stati classificati “zona rossa” dal governo. Ogni giorno si segnano 10 mila nuovi casi e la Francia sembra entrata ufficialmente nella sua seconda ondata. Numeri che hanno convinto il ministro della Salute Roberto Speranza a obbligare tampone o test sierologico nei voli provenienti da Parigi e dalle zone francesi “a circolazione attiva del virus”.
A Madrid sono entrate in vigore le restrizioni imposte dal governo: 850 mila persone potranno lasciare il loro quartiere solo per andare a lavoro, portare i ragazzi a scuola o cercare assistenza medica. Non un vero e proprio lockdown, ma certamente delle limitazioni stringenti. Chiusi i parchi pubblici, mentre bar e ristoranti potranno stare aperti solo fino alle 22. In Regno Unito i nuovi casi sono 4 mila al giorno. I numeri cominciano a preoccupare i consiglieri sanitari del governo, che parlano di un ritorno ai numeri di marzo. Da giovedì il presidente Boris Johnson si dice pronto a chiudere bar e ristoranti alle 22. In Germania da giovedì sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto a Monaco di Baviera. Vietati gli incontri con più di cinque persone.
In Russia sono stati registrati 6.215 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore. Lo hanno dichiarato le autorità sanitarie russe, aggiornando a 19.649 il totale dei decessi causati dalla pandemia, 160 in più rispetto a ieri. Mosca è la più colpita, con 980 nuovi contagi e un totale di 278.388.
Fuori dall’Europa, Israele è il primo paese a tornare in lockdown. Da giorni i nuovi contagi superavano i 5 mila nuovi casi, così il governo ha deciso di chiudere nuovamente tutto. Dal 18 settembre per tre settimane tutti gli esercizi rimarranno chiusi e non ci si potrà allontanare da casa oltre un chilometro. Molte le proteste da parte di cittadini e commercianti, che accusano il governo di non saper gestire la pandemia.
L’India resta, con Usa e Brasile, uno dei territori più colpiti. Con 86 mila casi all’attivo le cifre dei decessi superano le mille unità ogni giorno. Eppure le autorità hanno deciso di riaprire il Taj Mahal, simbolo dell’India e chiuso dal 17 marzo. Massimo 5 mila visitatori al giorno, è la restrizione prevista.
Negli Usa si è vicini ai 200 mila decessi, mentre i nuovi casi registrati sono stati 52 mila. Mentre il presidente Donald Trump parla di rischio zero per gli under 18, l’immunologo Anthony Fauci si è detto preoccupato per il crescente numero di giovani ammalati di Covid-19. In Argentina ieri è stato il giorno più nero della pandemia. Quasi 9 mila nuovi contagi e 429 morti, numeri che portano il paese al decimo posto a livello mondiale per nuovi casi. La più colpita è la provincia di Buenos Aires, con il 65,5% dei letti ospedalieri occupati proprio nella sua area.
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