Sanità 30 Dicembre 2020 11:11

Covid-19, via libera a vaccino AstraZeneca/Oxford in Gran Bretagna

Il vaccino potrà essere somministrato a soggetti dai 18 anni in su. L'autorizzazione raccomanda la somministrazione di due dosi con un intervallo tra le quattro e le 12 settimane.
Covid-19, via libera a vaccino AstraZeneca/Oxford in Gran Bretagna

Via libera nel Regno Unito al vaccino AstraZeneca/Oxford. L’autorizzazione è arrivata dalla Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (Mhra), l’agenzia esecutiva del Department of Health and Social Care che ha la responsabilità di garantire che medicinali e dispositivi medici funzionino e siano sicuri. Si tratta del secondo vaccino autorizzato nel Regno Unito dopo quello Pfizer/BioNTech che il 2 dicembre ha ottenuto il via libera dell’Mhra e che ha iniziato a essere somministrato la scorsa settimana. Il vaccino AstraZeneca-Oxford può essere conservato, trasportato e manipolato in condizioni refrigerate normali (due-otto gradi centigradi) per almeno 6 mesi e somministrato all’interno di strutture sanitarie esistenti.

«Il vaccino AstraZeneca contro il Covid-19 è stato approvato per la fornitura di emergenza nel Regno Unito, con le prime dosi in distribuzione oggi in modo che le vaccinazioni possano iniziare all’inizio del nuovo anno», aggiunge un comunicato di AstraZeneca, precisando che il vaccino potrà essere somministrato a soggetti dai 18 anni in su. L’autorizzazione raccomanda la somministrazione di due dosi con un intervallo tra le quattro e le 12 settimane.

«Oggi è un giorno importante per milioni di persone nel Regno Unito che avranno accesso a questo nuovo vaccino che si è dimostrato efficace, ben tollerato e semplice da somministrare». Così il Ceo della compagnia farmaceutica AstraZeneca, Pascal Soriot, commenta in una nota il via libera nel Regno Unito al vaccino AstraZeneca/Oxford. L’azienda sta lavorando «con i suoi partner globali per continuare a sviluppare la capacità di produzione arrivando a tre miliardi di dosi del vaccino a livello globale nel 2021», prosegue la nota.

L’ok in Gran Bretagna al vaccino AstraZeneca-Oxford «è un momento fondamentale e il riconoscimento dell’enorme sforzo di un team internazionale di ricercatori. Anche se questo è solo l’inizio, ora possiamo anticipare la pandemia e proteggere la salute e le economie vaccinando le persone il più possibile e il prima possibile». Lo ha affermato in una nota Andrew Pollard, ricercatore dell’Oxford Vaccine Group e coordinatore della sperimentazione del vaccino anti-Covid-19 sviluppato da università di inglese e Irbm di Pomezia, e prodotto da AstraZeneca.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dislipidemie: il farmaco sperimentale AZD0780 riduce significativamente il colesterolo LDL
Al recente Congresso Annuale dell’American College of Cardiology sono stati presentati i dati dello studio PURSUIT, che valuta l’efficacia del farmaco sperimentale AZD0780 – messo a punto da AstraZeneca – nel ridurre i livelli del colesterolo LDL-C. Dopo 12 settimane di trattamento, AZD0780 portato a una riduzione del 50,7% dell'LDL-C
Tumore dell’ovaio: Ovarian Cancer Commitment chiede accesso omogeneo e rimborsabilità per il test HRD
Un test in grado di rilevare le alterazioni dei geni coinvolti nella riparazione del DNA – HRD (Homologus Recombination Deficiency) – consente, sin dal momento della diagnosi di scegliere la terapia giusta per le pazienti che soffrono di tumore dell’ovaio. In Italia l’offerta di questo test è ancora a macchia di leopardo
Malattia pneumococcica invasiva negli adulti: CHMP dell’EMA raccomanda vaccino V116
Primo disco verde al vaccino V116 di MSD per l’impiego nella popolazione adulta per la prevenzione della malattia pneumococcica invasiva e della polmonite causata da Streptococcus pneumoniae. La parola ora passa alla Commissione Europea per l’autorizzazione definitiva e l’immissione in commercio del vaccino
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...