Sanità 15 Novembre 2022 15:45

Covid, senza vaccini sarebbe andata peggio? «Non c’è prova». È bufera per le parole di Gemmato

Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, è finito al centro delle polemiche a causa di quanto detto durante una trasmissione televisiva. L’opposizione chiede le dimissioni immediate
Covid, senza vaccini sarebbe andata peggio? «Non c’è prova». È bufera per le parole di Gemmato

È bufera per le parole del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, in merito all’utilità dei vaccini nel contrastare la pandemia da Covid-19. Intervenuto alla trasmissione di Rai 2 “Restart – L’Italia ricomincia da te”, al vicedirettore del Corriere della Sera Aldo Cazzullo, il quale aveva osservato che «senza vaccini sarebbe stato magari peggio», l’esponente di Fratelli d’Italia ha replicato: «Questo lo dice lei, non abbiamo l’onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini». «Probabilmente – ha poi aggiunto il sottosegretario – c’è stato fino ad oggi un approccio ideologico alla gestione della pandemia da coronavirus». Ora però «la politica ritorna centrale» e «la politica fa questo: analizza i fenomeni scientifici, analizza i dati e prende le decisioni».

Le reazioni e le richieste di dimissioni

«Ma come si fa a dire che non c’è prova scientifica che i vaccini sono serviti a salvare la vita a milioni di persone? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica. Un bel tacer non fu mai scritto…». Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, risponde così via Twitter alle dichiarazioni del Sottosegretario Gemmato. Sempre attraverso un tweet, anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, prende posizione: «Aspettiamo una posizione chiara e forte dal ministro Schillaci dopo le dichiarazioni di Gemmato sui vaccini Covid-19. Altrimenti è silenzio assenso».

«Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica», scrive poi il segretario del Pd, Enrico Letta. «Concordo con il segretario Letta – fa eco Sandra Zampa, senatrice del Partito democratico e responsabile Sanità del Pd –. Un sottosegretario alla Salute che disconosce la validità dei vaccini deve lasciare. Gemmato deve dimettersi». «Le parole del sottosegretario alla Salute Gemmato dicono chiaramente che di salute non può occuparsi. I vaccini hanno salvato vite. La Meloni prenda le distanze immediatamente e spieghi a Gemmato che esiste una cosa che si chiama scienza». Così su Twitter la presidente dei senatori di Azione-Italia Viva Raffaella Paita.

«Senza vaccini sarebbe stata ecatombe»

«I vaccini rappresentano la prima arma contro il Covid e senza di essi sarebbe stata una vera ecatombe. Lo dico da una Regione che è stata ed è all’avanguardia nella campagna di vaccinazione con oltre 14 milioni di somministrazioni. Mettere in discussione la loro utilità è grave, soprattutto se a farlo è un autorevolissimo rappresentante del ministero della Salute. Se nella storia dell’umanità alcune malattie sono state debellate, penso alla poliomielite, è grazie proprio ai vaccini e alla scienza». Lo dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, dopo le dichiarazioni del sottosegretario Gemmato.

«Nel momento in cui sono state proposte le vaccinazioni, abbiamo avuto in tutto il mondo un sensibile calo dei decessi e delle patologie gravi. È anche vero che le prove scientifiche inconfutabili non ci sono ancora per nessun risultato della gestione pandemica. Pur tuttavia, è assolutamente credibile che i vaccini abbiano assolutamente collaborato nel far decrescere questi gravi effetti» dell’infezione da da Sars-CoV-2. Così all’Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano. «Per il resto – aggiunge Gismondo – è altrettanto assolutamente chiaro che il virus è mutato, diventando sempre meno aggressivo, come la storia delle pandemie ci insegna, e che quindi la necessità delle vaccinazioni Covid-19 è andata decrescendo relativamente alla totalità della popolazione, polarizzandosi e focalizzandosi invece sui soggetti particolarmente fragili».

Le voci in difesa di Gemmato

«Restiamo basiti dall’ennesima strumentalizzazione della sinistra sulle parole decontestualizzate del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. Il Pd cavalca una fake news pur di attaccare il Governo Meloni. La linea di Fdi sui vaccini è da sempre limpida in favore della scienza e del diritto alla salute. Non prendiamo lezioni da partiti ed ex ministri che hanno fatto dell’incoerenza la propria bandiera». È quanto dichiarato dal parlamentare di Fratelli d’Italia Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, in difesa del sottosegretario Gemmato (appartenente allo stesso partito). «Ma che è? L’inquisizione? – chiede invece il senatore della Lega Claudio Borghi – Fa benissimo Marcello Gemmato ad avere dei dubbi perché la storia scientifica di questa pandemia è ancora tutta da scrivere. Dovrebbero dimettersi tutti quelli che hanno infestato i media con certezze assolute che poi alla fine non si sono rivelate tali».

L’autodifesa: «Vaccini armi preziose, mie parole decontestualizzate»

«I vaccini sono armi preziose contro il Covid, le mie parole» sono state «decontestualizzate» e quindi «oggetto di facili strumentalizzazioni. Sono stupefatto dalle strumentalizzazioni che l’opposizione sta montando in queste ultime ore in merito ad alcune mie dichiarazioni rilasciate ieri». Lo afferma, in una nota, proprio il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che aggiunge: «Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini e la capacità che hanno di proteggere soprattutto i più fragili: come sottosegretario alla Salute ed esponente di FdI – continua – voglio sgombrare il campo da interpretazioni faziose e ideologiche. L’attività parlamentare di questi anni testimonia in maniera limpida e coerente la posizione mia e di FdI. Siamo passati dall’emergenza alla convivenza con il virus anche grazie ai vaccini, adesso è tempo di guardare avanti», conclude Gemmato.

 

 

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