Sanità 22 Ottobre 2024 15:16

Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, il Lazio si prepara a costruire una Rete di ambulatori

Il nuovo modello della Rete regionale prevederà l’istituzione di almeno un ambulatorio multidisciplinare in ogni Azienda sanitaria locale nei quali sono programmati percorsi specifici sia per i minori sia per gli adulti

Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, il Lazio si prepara a costruire una Rete di ambulatori

Nelle prossime settimane l’amministrazione Rocca approverà un provvedimento volto alla definizione di una Rete per il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Il piano rappresenterà un modello di assistenza sanitaria che prevede l’implementazione del setting ambulatoriale, attraverso una particolare attenzione nei confronti delle nuove generazioni, affette, sempre più frequentemente tra i 12 e 15 anni, da disturbi di salute mentale. Ciò, nell’ambito di una programmazione puntuale, basata sul Piano di programmazione dell’Assistenza territoriale 2024-2026 (approvato nel dicembre 2023), che ha, tra gli obiettivi primari, il potenziamento della rete dei servizi per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. In questo contesto, le 14mila assunzioni, già autorizzate dall’amministrazione Rocca, grazie a un investimento strutturale di 661,5 milioni di euro, porranno le Aziende sanitarie nelle condizioni di poter garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali e la continuità assistenziale.

Il ruolo dei medici di famiglia e dei pediatri

La costruzione della Rete ambulatoriale poggia le basi sulla prevenzione e sull’intervento precoce, i cui protagonisti sono i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e l’equipe multidisciplinari ambulatoriali in cui opereranno varie professionalità (psichiatra, neuropsichiatra, psicologo specializzato in psicoterapia, dietologo, nutrizionista clinico, assistente sociale, tecnico della riabilitazione psichiatrica, infermieri, dietista e personale amministrativo). Il nodo centrale del trattamento di cura è rappresentato dall’ambulatorio territoriale di prossimità, affiancato da setting più intensivi e complessi in relazione alla gravità della patologia fino al setting ospedaliero per i ricoveri in acuto.

Un ambulatorio multidisciplinare in ogni Asl

Il nuovo modello della Rete regionale prevederà l’istituzione di almeno un ambulatorio multidisciplinare in ogni Azienda sanitaria locale nei quali sono programmati percorsi specifici sia per i minori sia per gli adulti. Tra le varie misure innovative introdotte nella Rete regionale, in ogni ambulatorio saranno erogati i programmi di riabilitazione psico-nutrizionale mediante il cosiddetto “pasto assistito”. Si tratta di una forma di riabilitazione nutrizionale che unisce strategie di rialimentazione progressiva, finalizzata a interventi educazionali e di sostegno emotivo per i pazienti affetti da anoressia nervosa e bulimia. Inoltre, la programmazione dell’amministrazione Rocca prevederà il potenziamento dell’attuale offerta semiresidenziale e residenziale, al fine di garantire tutti i diversi livelli di intensità assistenziale, con particolare attenzione al rafforzamento delle strutture del Servizio sanitario regionale.

 

 

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