La commissaria europea alla Salute ha parlato al Parlamento europeo: «Rendere permanenti le misure temporanee ed eccezionali adottate dall’EMA per la pandemia»
«Gentile Presidente, Onorevoli deputati. Siamo nel diciannovesimo mese della pandemia di Covid-19 e l’Agenzia europea per i medicinali è stata assolutamente centrale nel nostro sforzo collettivo per affrontarla. Fin dai primi giorni della pandemia, abbiamo imparato cosa dobbiamo rafforzare, come e perché. La necessità di un mandato più forte per l’EMA è diventata subito evidente per monitorare costantemente la carenza di farmaci, per segnalare il rischio di carenza di dispositivi medici durante le crisi e per catalizzare lo sviluppo e l’approvazione più rapida dei farmaci con consulenze scientifiche veloci e revisioni continue». Ha esordito così la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, alla riunione plenaria del Parlamento europeo sulla proroga del mandato dell’Agenzia europea per i medicinali.
«Dobbiamo ascoltare queste lezioni – ha aggiunto, riferendosi a quanto vissuto con la pandemia – e dobbiamo agire rapidamente e insieme, come Unione. Voglio ringraziare il Parlamento e accolgo con favore i vostri sforzi per raggiungere un accordo sulla proposta dell’EMA. Questa proposta fa parte di un pacchetto di tre iniziative che mirano a costruire una forte Unione europea della sanità. Insieme alla proposta di rafforzare l’ECDC – continua la commissaria – e il nostro quadro sulle minacce sanitarie transfrontaliere, questo pacchetto è la nostra risposta collettiva: imparare dall’attuale pandemia ed essere meglio preparati per le crisi future».
«Durante la pandemia – ha spiegato Kyriakides –, il lavoro dell’EMA è stato notevolmente intensificato, ma basato su misure temporanee ed eccezionali per consentire una risposta commisurata alla sfida». Quel che ora va fatto, secondo la commissaria, è «mettere queste disposizioni su una base permanente. Stabilizzare le strutture ad hoc che abbiamo creato catalizzerà lo sviluppo e l’approvazione più rapida di farmaci per curare o prevenire una malattia che causa una crisi di salute pubblica. È per questi motivi che i negoziati devono avanzare rapidamente fino alla conclusione».
I progressi compiuti finora in Parlamento e in Consiglio sulla proposta dell’EMA sono per la commissaria Kyriakides «un gradito passo nella giusta direzione e desidero ringraziarvi per il vostro attivo contributo e impegno» e dunque accoglie «con favore il fatto che gli emendamenti presentati in Parlamento mantengano il livello di ambizione della proposta originale e non segnino uno scostamento significativo dai suoi obiettivi politici».
Alcuni degli emendamenti presentati dal Parlamento dovrebbero comunque essere riesaminati. In particolare sul rinvio di un anno della data di richiesta dei dispositivi medici e sulla creazione di una banca dati europea sull’offerta di medicinali: «Se rimandiamo l’applicazione delle norme sui dispositivi medici – ha detto ancora –, rischiamo anche di rinviare il livello rafforzato di tutela per i cittadini. E una banca dati sulle forniture di medicinali va ben oltre l’ambito della proposta e comporterebbe duplicazioni e costi aggiuntivi sostanziali. Dobbiamo invece massimizzare le sinergie con i sistemi nazionali esistenti, in modo che i nostri sforzi siano quanto più efficienti ed efficaci possibile».
La commissaria Kyriakides ha infine ricordato come «un’EMA più forte è un elemento centrale della forte Unione europea della sanità che stiamo costruendo. Il suo mandato deve essere rafforzato, poiché guardiamo all’uscita da questa pandemia come un’Unione più forte, più saggia, più resiliente e meglio preparata. Siamo chiamati a dimostrare di poterci muovere con rapidità e decisione per affrontare le sfide che ci attendono e per rafforzare le strutture e i sistemi che tutelano la nostra salute. Lo abbiamo già fatto insieme su EU4Health e sui Certificati Digitali Covid. Il Consiglio ha già compiuto notevoli progressi e ha adottato il suo orientamento generale il 15 giugno. Ora, mentre avviamo i negoziati interistituzionali sotto la Presidenza slovena, vi assicuro che la Commissione farà la sua parte per raggiungere un accordo rapido ed efficace».
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