Sanità 10 Aprile 2018 12:35

Emergenza colera in Zambia: il Presidente ritira l’esercito

Dopo aver causato oltre 80 morti, l’emergenza colera sembra essere passata. A dicembre l'esercito era stato schierato per contrastare la diffusione della malattia
Emergenza colera in Zambia: il Presidente ritira l’esercito

L’emergenza colera nello Zambia sembra essere passata. Il Presidente Edgar Lungu ha infatti ordinato di ritirare il personale militare che da dicembre è stato impegnato nella lotta contro la diffusione della malattia. Il colera ha causato, in sette mesi, la morte di oltre 80 persone e lo schieramento dell’esercito è stata una delle misure d’emergenza adottate dal Presidente che includevano la chiusura dei mercati, bar, ristoranti e altri luoghi pubblici ritenuti a rischio per la trasmissione della malattia.

Il Ministro degli Interni Stephen Kampyongo ha dichiarato che le operazioni congiunte del personale della difesa e della sicurezza hanno contribuito a ripristinare l’ordine e ha quindi spiegato i motivi del ritorno alle loro attività ordinarie, avendo «completato la loro missione».

L’epidemia è iniziata nelle zone più popolose di Lusaka, capitale della Zambia, per le scarse condizioni igieniche e sanitarie, ma si è poi diffusa anche nelle aree meno densamente popolate. Scaturita dalla proliferazione di acque contaminate, il colera si è poi propagato a causa del consumo di cibo contaminato.

Il colera si trasmette per via fecale-orale: può essere contratta in seguito all’ingestione di acqua o di alimenti contaminati da materiale fecale di individui infetti. Pesci, molluschi e crostacei, se consumati crudi, sono particolarmente pericolosi. Allo stesso modo, è a rischio anche la verdura consumata cruda per la possibilità che liquami vengano usati a scopo irriguo o fertilizzante. Il colera si manifesta con molte scariche di diarrea acquosa, vomito, rapida disidratazione, abbassamento della temperatura. La perdita di grandi quantità di liquidi può provocare stato di shock e, se non opportunamente curata, la morte. Una reidratazione rapida e appropriata è il principale intervento per il trattamento, per via orale per casi moderati di malattia, o per via endovenosa per i casi gravi.

LEGGI ANCHE: VIAGGIARE ALL’ESTERO IN TUTTA SICUREZZA: VACCINI E IGIENE, QUALI INDICAZIONI? IL MINISTRO RISPONDE

Articoli correlati
Morbillo: allarme Oms Europa, 30 volte più casi nel 2023
"La regione europea sta registrando un aumento allarmante dei casi di morbillo". E' il monito dell'ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa. "Tra gennaio e ottobre 2023 sono stati segnalati oltre 30mila casi da 40 dei 53 Stati membri della regione. Rispetto ai 941 segnalati in tutto il 2022, è un aumento di oltre 30 volte", avverte l'agenzia Onu per la salute
di V.A.
Aviaria: nuova variante del virus più vicina all’uomo, timori per possibile pandemia
Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria, endemico negli allevamenti di pollame in Cina, sta subendo cambiamenti mutazionali che potrebbero aumentare il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani. E' l'avvertimento lanciato da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici in uno studio pubblicato sulla rivista Cell
Aviaria: negli Usa via a vaccinazione dei condor della California
Le autorità statunitensi hanno autorizzato la vaccinazione del condor della California (Gymnogyps californianus), gravemente minacciato, contro il virus dell'aviaria che si sta diffondendo a livello globale. È la prima volta che gli Stati Uniti approvano la somministrazione di un vaccino su un uccello con lo scopo di arginare la diffusione di questa influenza aviaria ad alta patogenicità
Nel Regno Unito è allerta morbillo. In Italia vaccinazioni in calo
Le autorità sanitarie del Regno Unito sono molto preoccupate per il numero dei casi di morbillo registrati nei primi mesi di quest'anno, a causa del calo della copertura vaccinale. Anche nel nostro paese le vaccinazioni sono in calo e si inizia a temere l'insorgenza di nuove epidemie
Aviaria più mortale rispetto al passato. Lo studio: «Potrebbe diventare endemica, servono più misure»
L'attuale ceppo dell'influenza aviaria, che sta decimando le popolazioni di uccelli a livello globale, è pericolosamente diverso da quello dei precedenti focolai e per questo richiede misure straordinarie urgenti. A lanciare l'allarme è un gruppo di ricercatori dell'Università del Maryland in uno studio pubblicato sulla rivista Conservation Biology
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP, A CHE PUNTO SIAMO NELLA REGIONE LAZIO. Online alle 16.00

L’antimicrobial stewardship (AMS) rappresenta un pilastro essenziale nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza, puntando a ottimizzare l’uso degli antimicrobici per ridurre le re...
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone