I medici della Continuità assistenziale e di Emergenza territoriale di tutta la Puglia stanno affrontando da molte ore l’emergenza neve da tempo annunciata, con grande senso di responsabilità. L’assistenza alla cittadinanza è stata garantita in maniera ininterrotta per 24 ore al giorno. Le emergenze vengono gestite dal settore 118 con la presenza fondamentale dei medici […]
I medici della Continuità assistenziale e di Emergenza territoriale di tutta la Puglia stanno affrontando da molte ore l’emergenza neve da tempo annunciata, con grande senso di responsabilità. L’assistenza alla cittadinanza è stata garantita in maniera ininterrotta per 24 ore al giorno.
Le emergenze vengono gestite dal settore 118 con la presenza fondamentale dei medici a bordo delle ambulanze, mentre i medici di C.A., in un momento per giunta “caldo” come quello dell’epidemia influenzale, continuano a garantire l’assistenza ai cittadini tra enormi difficoltà, in sedi spesso non a norma e senza riscaldamento, spostandosi con mezzi propri e fornendo cure a domicilio.
«Operare in situazioni di estremo disagio sapendo di essere un riferimento per la popolazione bisognosa ci ripaga di tutte le difficoltà incontrate – dichiara Nicola Gaballo, Segretario Provinciale Fimmg Emergenza Bari – ringrazio tutti i colleghi e il Coordinamento 118 Asl Bari, che ha istituito una unità di crisi pronta a risolvere le difficoltà logistiche del personale in servizio».
«L’utilità e il valore del settore di continuità assistenziale solitamente rimangono sotto traccia ed emergono davanti agli occhi di tutti quando eventi avversi rendono impossibili altre modalità assistenziali. Solo allora ci si rende conto della garanzia della continuità dell’assistenza, della capillarità del servizio, dell’attività di prossimità, della consapevolezza dei medici nel coprire un livello essenziale di assistenza, con turni che vanno ben oltre il previsto orario di lavoro per la difficoltà di raggiungere le sedi per cambio turno» – dichiara Piero Drago, Segretario Regionale Fimmg settore C.A. – . Vorremmo che questo fondamentale riconoscimento fosse sempre presente in coloro che devono discutere della riorganizzazione dell’assistenza territoriale. Un doveroso ringraziamento va a tutti questi colleghi che hanno sopperito alle difficoltà di gestione di questa emergenza per un unico scopo: essere vicini alla cittadinanza, avendo a cuore innanzitutto la salute del prossimo».