Sorpassati anche russi e arabi. Il trend di crescita, secondo gli esperti, si manterrà costante per i prossimi cinque anni
Sventola il tricolore sul gradino più alto del podio della speciale classifica dei principali acquirenti stranieri di case a Londra. Nel giro di un anno gli investitori italiani hanno superato russi e arabi. Il sorpasso è stato sferrato nei primi sette mesi del 2014 e quindi da gennaio a luglio. Al secondo posto ci sono i francesi ed al terzo i russi e poi a scalare arabi ed indiani.
Interessante notare come tra i principali acquirenti ci siano soprattutto professionisti ed in particolare medici. Anche i camici bianchi si stanno infatti facendo ingolosire dalle reali prospettive di fare affari con il “mattone” sfruttando rendite garantite, la forza della sterline e del sistema britannico. La “fuga” non riguarda più solo i giovani medici a caccia di un posto di lavoro e prospettive migliori. Sceglie l’Inghilterra, ed in particolare Londra, anche chi ha qualche garanzia in più, ma cerca di alzare l’asticella dal punto di vista professionale e non farsi al contempo risucchiare nel vortice della crisi economica dell’Eurozona, che in Italia sta raggiungendo picchi sempre più preoccupanti.
Gli italiani, secondo Knight Frank, spendono in media 4,4 milioni di sterline per una casa a Londra (5,5 milioni di euro) e scelgono soprattutto Knightsbridge, Chelsea e South Kensington. L’89% dei compratori italiani ha più di 40 anni. Secondo il sito Rightmove la zona di Knightsbridge, con un prezzo medio pari a 3,4 milioni di sterline (4,27 milioni di euro) è più cara della vicina Belgravia (3,12 milioni di sterline), di Queens Gate (1,84 milioni di sterline) e Victoria (1,68 milioni di sterline). I prezzi di vendita a Knightsbridge sono superiori del 62% rispetto ai livelli del 2011. L’anno scorso, sempre secondo Rightmove, la maggioranza delle vendite a Chelsea ha riguardato appartamenti (con prezzi medi di 1,4 milioni di sterline-1,76 milioni di euro). Le case a schiera costano in media 4 milioni di sterline e le bifamiliari 9,2 milioni.
Un mercato, in sintesi, estremamente vivace e che – secondo gli analisti del settore – nonostante la veloce crescita è al riparo da rischi. Secondo gli esperti di Savills l’impennata sarà forte e costante almeno per i prossimi cinque anni. La revisione al rialzo delle stime sui prezzi riguarda soprattutto l’anno in corso. Le nuove stime riportano una crescita dei valori del mattone nel Regno Unito del 9,5% nel 2014 rispetto alla precedente previsione del 6,5%. Nel 2015 la crescita si assesterà al 4%. Da qui fino al 2018 le quotazioni nel Paese dovrebbero salire del 25,7%. Savills si aspetta per Londra una crescita a doppia cifra da qui a fine anno (+15%) e del 24,4% da qui al 2018.
Sul boom immobiliare londinese abbiamo sentito Samuele Scagnetti, partner di Falcon Re, società immobiliare che opera nel mercato del Regno Unito e offre servizi di consulenza ed intermediazione per clienti privati ed aziende. Un italiano che lavora nella City da oltre 15 anni. “Si parla di boom – commenta – ma in verità la crescita di questo segmento di mercato è costante ormai da decenni. La forza dell’Inghilterra, ed in particolare di Londra, è aver superato brillantemente la crisi economica, confinandola solo in pochi mesi con una politica tesa a rilanciare l’economia proprio abbassando i tassi dei mutui”. Non sarà un boom, ma è innegabile che sempre più italiani investano a Londra. “Chi cerca un investimento sicuro – spiega Scagnetti – sa che comprare casa qui offre ampie garanzie con rendite decisamente alte”.
Per ulteriori informazioni è disponibile il sito www.falcon-re.co.uk