Il presidente di Federfarma Emilia-Romagna e componente del Consiglio di Presidenza spiega a Federfarma Channel: «Nell’ultimo consiglio elaborate le linee guida da presentare al Ministero per renderla effettiva». E sugli imminenti Stati Generali: «Si farà il punto su convenzione, remunerazione e normativa sui capitali in farmacia»
Presentare al gruppo di lavoro del Ministero della Salute un blocco di linee guida per consentire che venga istituita una volta per tutte la Farmacia dei Servizi. Era questo lo scopo dell’ultimo Consiglio di presidenza di Federfarma, in cui sono stati stabiliti i pilastri su cui basare il documento: «Il primo argomento oggetto dell’incontro – ha spiegato a Federfarma Channel Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia-Romagna e componente del Consiglio di Presidenza – è la farmacia dei servizi. Ricordiamo che sono stati stanziati 36 milioni di euro di fondi ministeriali per il progetto e che sono state identificate le prime 3 Regioni alle quali sono stati destinati circa 2 milioni ciascuna per far partire queste attività: Piemonte, Lazio e Puglia».
Il documento esaminato è composto da quattro punti principali. «Al primo posto – ha spiegato ancora Toschi – si trovano i servizi cognitivi, con particolare riferimento al progetto Fofi I-mur sull’aderenza alla terapia e al progetto del professor Martini, che dimostra come la mancata aderenza alla terapia comporti costi indiretti (ospedalizzazione) molto elevati. Proprio a partire dai risultati di questi studi vogliamo impostare le prossime attività. Il secondo punto riguarda i servizi front office – prenotazioni Cup, ritiro referti, screening – attivi in maniera difforme sul territorio, che si vogliono sviluppare soprattutto nelle aree dove le popolazioni vivono in situazioni problematiche. Il terzo punto – continua Toschi a Federfarma Channel – concerne le prestazioni analitiche di prima istanza – autoanalisi, telememedicina – che potrebbero essere svolti in modo spontaneo, da parte del cittadino, oppure essere strutturati ed entrare a far parte delle attività di prevenzione che lo Stato potrà mettere in campo e sulle quali le farmacie si propongono come interlocutori primari. Infine, l’assistenza farmaceutica domiciliare e presa in carico del paziente cronico. Tutte le Regioni stanno lavorando sui piani della cronicità per tutelare la salute dei cittadini e contenere i costi: con questo documento le farmacie potranno essere di grande supporto alla sanità per gestire le cronicità».
Ma nel corso del Consiglio si è parlato anche della seconda edizione degli Stati Generali della Farmacia, previsti a Roma per il prossimo 28 di febbraio. Questa, secondo Toschi, sarà una giornata in cui «la categoria incontrerà le forze politiche sui temi di maggiore attualità: Convenzione, remunerazione, normativa sui capitali in farmacia. L’occasione, inoltre, per la dirigenza di Federfarma per fare il punto della situazione a metà del mandato».