Grazie ad un intervento endoscopico mini-invasivo, un neonato di due mesi, in cura all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, è tornato a respirare in modo corretto. Il piccolo era affetto da una gravissima malformazione cranio-facciale sindromica su base genetica e, in più, non era in grado di respirare attraverso il naso ma solo con la bocca a […]
Grazie ad un intervento endoscopico mini-invasivo, un neonato di due mesi, in cura all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, è tornato a respirare in modo corretto. Il piccolo era affetto da una gravissima malformazione cranio-facciale sindromica su base genetica e, in più, non era in grado di respirare attraverso il naso ma solo con la bocca a causa di un problema al palato molle. Per questo, nel momento di prendere il latte, il neonato andava automaticamente incontro a una carenza di ossigeno.
I medici, dopo vari esami, sono riusciti ad evitare interventi invasivi, come l’introduzione di uno stent o una tracheostomia. L’intervento è stato eseguito mediante l’applicazione di una tecnica endoscopica utilizzata negli adulti che hanno problemi di apnea nel sonno o sono “grandi russatori” ed è perfettamente riuscita.
Con questa operazione, l’ospedale pediatrico fiorentino inaugura l’attività di chirurgia dei disturbi respiratori nel sonno. Il bambino ha ricominciato a succhiare e a mangiare mantenendo un corretto flusso respiratorio attraverso il naso, ora sta bene ed è tornato a casa.