Sanità 1 Aprile 2021 10:12

Cosa prevede il nuovo decreto legge, tra scudo penale e obbligo vaccinale per i sanitari

Licenziato il nuovo decreto legge a firma del Consiglio dei Ministri. Tutta Italia rossa e arancione fino al 30 aprile, ma scuole aperte fino al primo anno di secondaria. Arrivano obbligo vaccini per sanitari e protezione penale per i vaccinatori

Cosa prevede il nuovo decreto legge, tra scudo penale e obbligo vaccinale per i sanitari

Approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto legge con misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. La proposta di Mario Draghi è stata siglata dal ministro della Giustizia Marta Cartabia, dal ministro della Salute Roberto Speranza, dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta e dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando.

Spazio per i sanitari: obbligo di vaccino e scudo penale

Tra le novità più discusse viene confermato il cosiddetto “scudo penale“. Il decreto pertanto «esclude la responsabilità penale del personale medico e sanitario incaricato della somministrazione del vaccino anti Sars-CoV-2, per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, allorché le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute».

Con una nuova disposizione, inoltre, si introduce l’obbligo vaccinale per il personale medico e sanitario, farmacisti inclusi. In caso di inottemperanza si procederà all’assegnazione a mansioni diverse dal contatto con i pazienti e a sospensione della retribuzione.

Le misure restrittive di aprile

Nel testo si prevede la proroga fino al 30 aprile 2021 delle disposizione previste dal Dpcm del 2 marzo scorso e nel Dl del 13 marzo. Nello specifico si prolunga:

  • l’applicazione nelle zone gialle delle misure della zona arancione;
  • l’estensione delle misure previste per la zona rossa in caso di particolare incidenza di contagi (superiori a 250 casi ogni 100mila abitanti e nelle aree con circolazione delle varianti) sia con ordinanza del ministro della Salute che con provvedimento dei presidenti delle Regioni;
  • la possibilità, nella zona arancione, di uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale.

Le novità sulla scuola

Dal 7 al 30 aprile 2021 sarà assicurato inderogabilmente, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. È confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% per i restanti gradi di istruzione in zona arancione, mentre in zona rossa si prosegue con la modalità a distanza, tranne che per gli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali.

Concorsi pubblici

Si dispongono deroghe per lo svolgimento dei concorsi pubblici prevedendo lo svolgimento di una sola prova scritta e una orale, con modalità decentrate. Si prevedono inoltre modalità ulteriormente semplificate (prova orale facoltativa) per i concorsi relativi al periodo dell’emergenza sanitaria e la possibilità a regime per le commissioni di suddividersi in sottocommissioni. È esclusa l’applicazione delle procedure derogatorie per il personale in regime di diritto pubblico. Dal 3 maggio 2021 i concorsi riprenderanno in presenza nel rispetto delle linee guida del Comitato tecnico-scientifico.

 

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