Il nuovo braccio destro del Ministro Grillo, grande esperto di tematiche sanitarie, tratteggia in una recente intervista rilasciata a Sanità Informazione in occasione delle giornate formative organizzate dalla FNOMCeO a Bari, la sua idea di professionista sanitario ‘modello’. Un medico sempre aggiornato e attento alla cura nel rapporto con il paziente
Già Capo di Gabinetto con il ministro della Salute Renato Balduzzi, Guido Carpani torna, dopo 5 anni e con la stessa veste, alla sede ministeriale di Lungotevere Ripa guidata ora dal Ministro Giulia Grillo. Laureato in giurisprudenza all’università di Bologna, Carpani, consigliere dei ruoli della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1998, subentra ad Alfonso Celotto che ha lasciato l’incarico circa un mese fa.
Il nuovo braccio destro del Ministro, grande esperto di tematiche sanitarie e Direttore affari istituzionali ENPAM, ha tratteggiato, in una recente intervista rilasciata a Sanità Informazione, in occasione delle giornate formative organizzate dalla FNOMCeO a Bari, la sua idea di professionista sanitario ‘modello’. Un medico sempre aggiornato e attento alla cura nel rapporto con il paziente.
Il percorso formativo post laurea del medico ha un’importanza decisiva sia per l’aspetto professionale che sull’approccio con il paziente. Lei cosa ne pensa?
«Ritengo che un buon professionista sanitario debba essere prima di tutto informato, conoscere le linee guida e poterle applicare nella relazione con il paziente. Questo bagaglio di conoscenze del professionista sanitario favorisce un rapporto equilibrato tra medico e paziente anche per quel che riguarda la responsabilità professionale».
Cosa intende esattamente?
«Un medico aggiornato non solo riesce a garantire una prestazione ottimale al suo paziente, ma riesce anche più facilmente a difendersi qualora un avvento avverso portasse ad incrinare il rapporto con il paziente se questo reputasse necessario chiamarlo in un’aula del tribunale. Dunque un buona formazione rappresenta un’utilità per il medico ma anche per il paziente stesso. Quindi avere un’attenzione a quelli che sono i ritrovati della scienza, all’innovazione tecnologica in costante movimento e aggiornamento, deve rappresentare uno stimolo per il medico».
Da questo punto di vista anche il profilo assicurativo può essere rafforzato da un medico con le sue certificazioni?
«Certamente, forse potrebbe essere un’idea per le assicurazioni, cioè far pagare un premio in qualche modo più contenuto a quel medico che dimostra di avere una particolare attenzione agli aspetti formativi, alla sua formazione personale. Senz’altro un medico aggiornato è un medico che ha meno probabilità che accada un avvento avverso nella sua relazione con il paziente».