Nel Regno Unito i medici di famiglia fanno tanta fatica a svolgere serenamente il proprio lavoro. Tanto che 9 su 10 temono per la sicurezza dei propri assistiti
Troppi pazienti e troppi appuntamenti. Nel Regno Unito i medici di famiglia fanno tanta fatica a svolgere serenamente e al meglio il proprio lavoro. Tanto che 9 su 10 temono per la sicurezza dei propri assistiti: con così pochi medici di famiglia disponibili e il conseguente aumento del lavoro, i camici bianchi sono preoccupati di sbagliare o di non riuscire a diagnosticare malattie potenzialmente letali perché sono costretti a eseguire visite troppo brevi e ravvicinate. Lo ha rivelato un sondaggio condotto tra i medici di base del Regno Unito.
La ricerca è stata condotta su 1.395 medici di famiglia e ha rivelato che l’87 per cento di essi è preoccupato per la sicurezza dei pazienti e il 70 per cento teme che il rischio sia in aumento. Circa l’86 per cento afferma di non avere abbastanza tempo per i pazienti e il 77 per cento pensa che non ci siano abbastanza medici di base. In genere i medici vedono 45 pazienti al giorno, 20 in più rispetto a quello che i sindacati considerano sicuri. Per questo è stata lanciata una campagna in cui si chiede al Servizio sanitario nazionale di aumentare la disponibilità di medici di famiglia.
In particolare, la campagna ne chiede 6mila nuovi entro il 2024. Una richiesta, questa, che il governo britannico ha già ammesso di non poter accogliere. Si chiede inoltre una riduzione dei carichi di lavoro. I medici di base hanno raggiunto nel 2021 un record importante: 366,7 milioni di appuntamenti. Troppi per poter garantire a tutti i pazienti la migliore assistenza. Martin Marshall del Royal College of General Practitioners e medico di famiglia da poco più di 30 anni ha dichiarato emblematicamente: «Un certo numero di medici di base che conosco sono costantemente preoccupati di commettere un errore di prescrizione o un errore diagnostico».
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