40 persone decedute e oltre 12mila ricoverate in ospedale. È il bilancio provvisorio della straordinaria ondata di calore che sta colpendo il Giappone in questi giorni e che sta mettendo a dura prova l’assistenza sanitaria del Paese.
65 persone decedute e oltre 22mila ricoverate in ospedale. È il bilancio provvisorio della straordinaria ondata di calore che sta colpendo il Giappone in questi giorni e che sta mettendo a dura prova l’assistenza sanitaria del Paese.
Nella sola giornata di sabato 11 persone sono decedute per problemi legati alle temperature eccessive e la capitale ha dovuto impiegare un numero record di ambulanze, oltre 3mila, per gestire la situazione di criticità.
L’ondata di caldo ha portato le temperature a raggiungere i 41,1 gradi a Kumagaya, a nord di Tokyo: si tratta del livello più alto mai registrato dall’Agenzia meteorologica nazionale. Il record precedente risaliva al 12 agosto del 2013 nella città di Shimanto, nella prefettura di Kochi a sud ovest dell’arcipelago, con 41 gradi. L’agenzia meteorologica ha classificato le temperature record di queste settimane come un “disastro naturale”.
Le autorità hanno lanciato l’allerta, esortando a prestare particolare attenzione, soprattutto a bambini e anziani. Il portavoce del governo, Yoshihide Suga, ha avvertito che giorni di forte caldo «sono attesi fino all’inizio di agosto». La popolazione è invitata a usare l’aria condizionata, bere tanta acqua e risposare spesso al lavoro. Le estati giapponesi sono solitamente calde e umide ma il fenomeno di quest’anno è anomalo e solleva preoccupazioni in vista dei Giochi Olimpici che Tokyo ospiterà nel 2020 tra luglio e agosto. Come ha sottolineato il governatore della capitale, Yuriko Koike, «contromisure contro il caldo sono uno dei pilastri principali per il successo delle Olimpiadi».