Terminato in commissione Affari sociali alla Camera l’esame degli ultimi due decreti sulla certificazione Covid. Il provvedimento, che estende il Pass a scuole, università e mezzi di trasporto a lunga percorrenza, andrà in Aula lunedì 20 settembre. Scatta obbligo vaccinale per sanitari che operano nelle RSA
Mentre a Palazzo Chigi si discuteva dell’estensione del Green Pass ai 23 milioni di lavoratori del settore pubblico e del privato, la commissione Affari sociali della Camera dopo un esame durate diversi giorni ha dato il via libera al Decreto Green Pass bis e ter. Una conversione che ha portato subito a una grande novità: l’estensione della durata dei tamponi molecolari, sia naso-faringei che salivari, da 48 a 72 ore previsto da un emendamento presentato dal MoVimento 5 stelle. Richiesta avanzata anche dal ministro leghista Giancarlo Giorgetti in Consiglio dei ministri.
Il Green pass bis, cioè il decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111, “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti” è stato poi unito al Dl Green Pass ter, “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale” per una più veloce conversione in legge di entrambi. Ora il testo è atteso in Aula a Montecitorio per lunedì 20 settembre per una rapida conversione, dati i tempi stretti.
Per gli operatori della sanità, la novità più rilevante è l’estensione dell’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 nell’ambito delle professioni sanitarie ai soggetti, anche esterni, che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa in strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, anche non autosufficienti e nelle strutture socio-assistenziali.
La norma prevede che agli esercenti le professioni sanitarie, agli operatori di interesse sanitario nonché ai lavoratori dipendenti delle strutture si continuino ad applicare le disposizioni già esistenti, con la possibilità di adibire a mansioni anche inferiori il dipendente del quale è stata accertata l’inosservanza all’obbligo vaccinale. Agli stessi si applica la sospensione dell’attività lavorativa e della relativa remunerazione, fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, data in cui al momento è fissata la fine dell’obbligo vaccinale.
Il Decreto dispone che i servizi educativi per l’infanzia e l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado siano svolti in presenza, così come le attività universitarie. Gli studenti, tuttavia, saranno ancora chiamati a rispettare le regole di sicurezza come distanziamento e utilizzo delle mascherine.
Il Green Pass viene poi esteso a scuola e università fino al 31 dicembre 2021: riguarderà il personale dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) e degli Istituti tecnici superiori (ITS). Ma anche chiunque acceda a qualsiasi titolo alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie, compresi gli studenti universitari. La certificazione verde Covid-19 costituisce, dunque, condizione necessaria per l’accesso da parte di chiunque presso ogni struttura nella quale siano erogati servizi di istruzione, formazione ed educazione, fatta eccezione per bambini e alunni.
Inoltre, il Commissario straordinario Figliuolo avrà il compito di predisporre un piano di screening della popolazione scolastica, un’attività per cui sono stati stanziati 100 milioni di euro. L’Istituto superiore di Sanità ha messo a punto un “Piano di monitoraggio della circolazione di Sars-CoV-2” destinato alla scuola primaria e secondaria di primo grado, al fine di sorvegliare, attraverso una “rete di scuole sentinella” la diffusione del virus in ambito scolastico anche in soggetti asintomatici.
In sede di conversione, con una convergenza unanime di tutti i gruppi, sono stati trovati i fondi per garantire ai lavoratori fragili l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero fino al 31 dicembre 2021, giorno in cui al momento è fissato il termine dello stato di emergenza. La misura era stata attiva fino al 30 giugno 2021, ma poi non era stata rifinanziata. Ora sono stati destinati 135 milioni di euro a questo scopo. Resta però il nodo dell’equiparazione della quarantena alla malattia su cui si interverrà nei prossimi provvedimenti.
Dal 1° settembre al 31 dicembre 2021, termine dello stato di emergenza, è in vigore l’obbligo di esibizione della certificazione verde per salire su treni, aerei, navi e traghetti. I controlli scattano quando si utilizzano mezzi di trasporto che effettuano lunghe tratte, quali per esempio treni a lunga percorrenza e traghetti interregionali, ritenuti luoghi a maggiore rischio di contagio da Covid. Ma anche aerei, autobus adibiti a servizi di trasporto di persone prestati in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni e autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, eccetto quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato