L’obiettivo è soddisfare i bisogni sanitari e migliorare l’efficientamento delle risorse a disposizione. Il ministro della Salute Grillo: «Potrebbe rivoluzionare la vendita dei farmaci al dettaglio»
Un aiuto per l’ambiente, un contributo alla riduzione degli sprechi e un passo avanti verso l’appropriatezza delle terapie. Sono tre i benefici che potrebbero derivare dalla sperimentazione, anche in Italia, dei farmaci sfusi, ovvero non più venduti in confezioni che ne contengono dosi eccessive rispetto alla necessità. A spiegarlo all’Ansa è il direttore generale d’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) Luca Li Bassi.
L’idea di sperimentare in Italia la vendita dei farmaci sfusi, spiega Li Bassi, «è un passo avanti nel progetto della governance farmaceutica annunciata dal Governo e un obiettivo contenuto in un emendamento presentato dal ministro della Salute Giulia Grillo durante la precedente legislatura».
L’obiettivo è soddisfare i bisogni sanitari e migliorare l’efficientamento delle risorse a disposizione. «Non si tratta, però, solo di ridurre i costi collegati allo spreco di farmaci inutilizzati – prosegue -, ma anche di ridurre l’inquinamento ambientale, perché se avanzano dosi di antibiotici da smaltire, queste possono finire disperse nell’ambiente e avere un impatto negativo anche sull’uomo. C’è poi una questione di approprietezza, perché avere farmaci avanzati favorisce l’automedicazione. Un elemento a cui bisogna dare evidenza perché quasi il 10% degli antibiotici sono assunti senza ricetta medica. E questo avviene anche perché giacciono nell’armadietto dosi inutilizzate».
Il farmaco monodose è in sperimentazione in Svizzera e Francia e «da tempo è realtà nei paesi anglosassoni, ad esempio in Gran Bretagna o Nuova Zelanda, dove è cultura diffusa e radicata». Anche in Italia però non si parte da zero. «Abbiamo – ricorda il dg dell’Aifa – esperienze presso le farmacie ospedaliere di alcuni ospedali, come in Lombardia e Liguria».
Per quanto riguarda la tempistica la sperimentazione non inizierà a stretto giro. «Da un paio di settimane – precisa Li Bassi – abbiamo avviato un gruppo di lavoro interno per studiare esperienze europee ed extraeuropee al fine di identificare benefici, possibili problematiche ed eventuali soluzioni. Una volta terminata questa fase ci apriremo al confronto con stakeholders, ovvero farmacisti, distributori, produttori, pazienti e medici». Sull’accoglienza da parte dell’industria Li Bassi si dice «ottimista»; d’altra parte, «non è nell’interesse di nessuno che i prodotti vengano sprecati».
L’avvio della sperimentazione della vendita dei medicinali sfusi «è una grande battaglia che ho portato avanti già dalla scorsa legislatura» ha commentato il ministro della Salute, Giulia Grillo. «Feci approvare un emendamento sul farmaco monodose, è uno dei punti che avevamo portato avanti nel documento di governance farmaceutica. È una sperimentazione che potrebbe rivoluzionare la vendita dei farmaci al dettaglio nel nostro Paese, sarebbe veramente un grande passo avanti».