Sanità 22 Ottobre 2021 15:15

In Inghilterra niente restrizioni e crescono i contagi. La testimonianza: «Ma gli ospedali sono vuoti»

Un cardiologo italiano a Londra: «Il vaccino ha abbassato la virulenza del virus, ma troppo lassismo e una campagna vaccinale debole su giovani e booster rischiano di aggravare la situazione in inverno»

di Federica Bosco
In Inghilterra niente restrizioni e crescono i contagi. La testimonianza: «Ma gli ospedali sono vuoti»

Il numero di persone risultate positive al virus Sars-Cov-2 nel Regno Unito è aumentato negli ultimi giorni superando i 50.000 contagi giornalieri. È di nuovo allarme Covid in Uk, quindi, anche se negli ospedali la situazione sembra essere sotto controllo, come conferma Francesco Logiudice, cardiologo italiano che lavora a Londra. «Sui media la situazione è dipinta peggio di quanto non sia in realtà – dichiara – perché se l’aumento dei casi positivi è evidente, non significa che gli ospedali sono ingolfati e le terapie intensive piene. Sicuramente i contagi devono essere monitorati, bisogna stare attenti e gli stessi rappresentanti del sistema sanitario nazionale dicono al governo di non aspettare che la situazione peggiori».

Un “liberi tutti” che desta preoccupazione

A destare preoccupazione sembra essere il “liberi tutti” che da qualche tempo è stato adottato in Gran Bretagna e, per effetto del quale, i cittadini non usano più alcun accorgimento. Un addio alla mascherina, all’uso del gel e al distanziamento che potrebbe avere serie conseguenze. «I locali sono pieni, i cittadini vanno ovunque senza mascherina e anche dove esiste ancora un obbligo lo ignorano – ribadisce a più riprese il medico -. C’è molto lassismo, occorre però fare qualcosa perché stiamo andando verso i mesi invernali, ci sarà l’influenza, più positivi girano e maggiore sarà la possibilità che qualcuno finisca in ospedale».

Il successo dei vaccini, nonostante l’impennata dei contagi

Dando uno sguardo ai dati statistici, negli ultimi tre mesi il numero dei contagi è salito al punto che si è allineato con i dati dello stesso periodo del 2020, quando ancora non era iniziata la campagna vaccinale. Tra luglio e ottobre 2021 in Gran Bretagna ci sono stati poco più di tre milioni di casi, con 79.000 persone che sono finite in ospedale. Nello stesso periodo dello scorso anno, i contagi sono stati poco più di 2,7 milioni, ma più di 185.000 persone hanno avuto bisogno di cure ospedaliere.

«Ma non cadiamo nell’errore di pensare che il vaccino non sia servito a nulla – rimarca Logiudice – anzi se diamo una lettura corretta possiamo osservare che rispetto a dodici mesi fa, il numero dei ricoverati è diminuito del 50% e addirittura del 75% di coloro che sono finiti in terapia intensiva. Quindi se da un lato il vaccino non ha frenato i contagi, dall’altro ha ridotto la virulenza del virus».

Le parole di Logiudice trovano conferma anche nella sua esperienza personale. «Sono stato tra i primi ad essere vaccinato ad inizio 2021 e dopo sei mesi è evidente che la carica anticorpale sia diminuita. Tre settimane fa ho contratto il Covid, ma se non fosse per la perdita dell’olfatto, potrei dire che è stato un raffreddore di stagione».

«Il caso Gran Bretagna non si ripeterà in Italia»

Secondo quanto riportato dai giornali inglesi, la percentuale di persone risultate positive al coronavirus è aumentata in Inghilterra e in Galles mentre è diminuita in Irlanda del Nord e Scozia. «Esistono regole differenti – spiega il medico italiano – più rigide in Scozia, meno in Inghilterra e Galles, l’Irlanda ha una densità di popolazione più bassa e quindi vive già distanziata. Di sicuro il comportamento dei cittadini incide sulla curva dei contagi. In Italia difficilmente si verificherà quanto sta accadendo ora in Uk perché la gente è più responsabile. La campagna vaccinale sui più giovani sta riscuotendo un discreto successo. Da noi invece solo il 15% dei ragazzini tra gli undici e i tredici anni è stato vaccinato mentre la maggior parte dei casi di chi ha contratto il Covid negli ultimi mesi rientra in quella fascia, che viene sottoposta regolarmente a tampone ogni 15 giorni».

Nessuna campagna vaccinale per la terza dose

«Il terzo vaccino, che in Uk si farà solo con Pfizer, oggi va a rilento ed è uno dei motivi per cui i numeri dei contagi tendono ad aumentare – conclude Logiudice dando alcune semplici indicazioni per evitare il peggio -. Come uscire da questo tunnel? È importante continuare ad usare la mascherina nei luoghi pubblici, lavarsi spesso le mani e fare il vaccino».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Virus mortale colpisce il Regno Unito. Tre persone morte per encefalite da zecca
Le autorità sanitarie britanniche hanno rilevato per la prima volta la diffusione di un'infezione mortale trasmessa dalle punture di zecca in varie parti del Regno Unito. Al momento la UK Health Security Agency (UKHSA) ha accertato tre casi di encefalite trasmessa da zecche (TBEV) in pazienti residenti nello Yorkshire, a Norfolk e al confine tra Hampshire e Dorset. Ulteriori test sulle zecche condotti in tutto il Regno Unito hanno rivelato che la malattia, che fino ad ora è stata riscontrata comunemente in alcune parti dell'Europa e dell'Asia, è ora diffusa nel Regno Unito
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Regina Elisabetta morta a 96 anni: «Esempio di longevità sana»
Ben 96 anni di vita attiva e 70 anni di regno: la Regina Elisabetta II lascia in eredità un esempio di longevità, lucidità e resilienza
GB: paura polio, a Londra vaccini a tutti i bambini under 10
Dopo aver rilevato il virus della polio nelle acque reflue di Londra, le autorità sanitarie hanno deciso di offrire la vaccinazione antipolio a tutti i bambini sotto i dieci anni d'età
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...