Sanità 28 Marzo 2017 10:00

Ko per Trump, bocciata la riforma dell’Obamacare

“Non abbiamo i numeri” a poche ore dal voto alla Camera per l’approvazione della riforma sanitaria che dovrebbe sostituire l’Obamacare, lo speaker della Camera Paul Ryan corre alla Casa Bianca e gela un adirato Donald Trump. Il portavoce del presidente, Sean Spicer, assicura che Trump “ha fatto tutto ciò che poteva ma “non si può costringere […]

“Non abbiamo i numeri” a poche ore dal voto alla Camera per l’approvazione della riforma sanitaria che dovrebbe sostituire l’Obamacare, lo speaker della Camera Paul Ryan corre alla Casa Bianca e gela un adirato Donald Trump. Il portavoce del presidente, Sean Spicer, assicura che Trump “ha fatto tutto ciò che poteva ma “non si può costringere la gente a votare, non è una dittatura”.

Del resto era difficile cancellare l’ultimatum del tycoon: “approvatela o restera’ in vigore l’Obamacare“, aveva minacciato in un clima da resa dei conti con il partito, scommettendo che i repubblicani non avrebbero osato far fallire la prima grande legge del suo mandato, una delle principali promesse elettorali sue ma anche del Grand Old party.

Invece, salvo colpi di scena, Trump subisce un clamoroso schiaffo dal suo partito, anche se scaricherà la colpa su di esso. “Un errore da debuttanti”, aveva profetizzato Nancy Pelosi, leader dei democratici alla Camera. Giocando d’azzardo, il magnate si è giocato la sua reputazione di negoziatore e la sua credibilità di presidente, dopo il doppio fiasco del suo bando anti musulmani, minato in gran parte dalla stessa fretta con cui è stato partorito l’American Health care act: una riforma che si è guardato bene dall’etichettare come ‘Trumpcare‘, fiutando forse la strada piena di ostacoli, anche nell’eventuale tappa al Senato, dove la maggioranza repubblicana è più risicata (52 a 48).

Dopo la maratona di negoziati alla Casa Bianca e a Capitol Hill e la dozzina di emendamenti per assecondare le opposte richieste dell’ala conservatrice e di quella moderata del suo partito, Trump voleva chiudere presto, prima della pausa pasquale, pur sapendo di avere oltre 30 deputati contro e una quindicina orientata per il no ad una ‘controriforma‘ che avrebbe fatto uscire dal sistema sanitario 14 milioni di persone già nel 2018. Trump aveva rilanciato la sfida via Twitter e aveva incalzato i riottosi deputati pro-life del Freedom Caucus, accusandoli – nel caso avessero bloccato la riforma – di tenere paradossalmente in vita Planned Parenthood, l’organizzazione per la pianificazione familiare che garantisce anche l’aborto. Ma neppure lui aveva fatto previsioni: “vedremo cosa succede”, aveva detto il tycoon, già messo all’angolo dall’incalzare del Russia-gate e dal rischio di uno stallo della conferma come giudice della Corte Suprema di Neil Gorsuch, boicottato dai democratici al Senato, dove i repubblicani hanno bisogno di altri otto voti.

In caso di vittoria, Trump sarebbe apparso come il vero dominus del Grand Old Party, ma la bocciatura equivale ad un ennesimo colpo di immagine e prelude ad un rapporto con il partito difficile, se non conflittuale, in un Congresso dove i democratici sono decisi a non fargli sconti su nulla. A molti deputati repubblicani i suoi continui diktat non piacciono: “siamo in una repubblica?”, si è chiesto Thomas Massie, fermo sul no e sdegnato che l’esecutivo detti il suo ordine del giorno al potere legislativo. Il naufragio della riforma sanitaria e’ un grosso smacco anche per lo speaker della Camera, Paul Ryan, che ha supervisionato il disegno di legge e che finora si era fatto garante del rapporto tra la presidenza e il Congresso. Ai cronisti che gli chiedevano se Ryan dovrebbe dimettersi in caso di fallimento, Trump ha risposto mettendo le mani avanti, sostenendo che dovrebbe rimanere al suo posto. Ma anche questo si vedrà. Qualcuno mormora che le scosse di terremoto faranno tremare anche la poltrona di Reince Priebus, il capo dello staff della Casa Bianca che come ex presidente del partito avrebbe dovuto assicurare la cinghia di trasmissione con il Congresso. La bocciatura della riforma rischia di avere ripercussioni pure sullo stesso partito repubblicano, nelle prossime elezioni di midterm.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...