Sanità 7 Ottobre 2020 11:41

Il Cdm approva proroga dello stato di emergenza e mascherine obbligatorie all’aperto

Anche il Cdm dice sì allo stato di emergenza fino a gennaio 2021. Prorogato il Dpcm Settembre fino al 15 ottobre, mascherine all’aperto da subito

Il Cdm approva proroga dello stato di emergenza e mascherine obbligatorie all’aperto

Il Consiglio dei ministri ha approvato, con una delibera, la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Lo hanno fatto sapere fonti di governo, al termine del Cdm. Il decreto Covid, approvato oggi dal governo, proroga il Dpcm attualmente esistente (in vigore dal 7 settembre) fino al 15 ottobre. In più, viene reso immediato da subito l’obbligo di indossare mascherine all’aperto in presenza di non conviventi.

«Obbligo di indossarla in tutti i luoghi all’aperto ad eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi» è la precisazione del ministero. Le multe, come anticipato da Campania, Calabria e Lazio, varieranno da 400 a 1000 euro

COSA È SUCCESSO ALLA CAMERA

Stamattina è stata approvata anche dalla Camera, dopo il sì in Senato, la risoluzione di maggioranza per la proroga dello stato di emergenza Covid-19 fino al 31 gennaio 2021. I voti a favore sono stati 253, tre i contrari. I deputati in missione, compresi quelli in isolamento, erano 120 (con abbassamento anche del numero legale).

Il voto, che doveva avvenire già ieri sera, è stato rimandato a questa mattina per via di una mancanza del numero legale dei deputati al momento delle votazioni. Ieri erano 41 i deputati della maggioranza assenti perché in isolamento fiduciario dopo le due positività Covid registrate.

La seduta è stata quindi sospesa in favore della convocazione dei capigruppo: qui i presidenti dei gruppo di maggioranza hanno richiamato i parlamentari. Chiedendo di considerare in missione, e quindi in assenza giustificata, anche gli assenti in quarantena. La seduta è quindi ripresa ma per una seconda volta, per otto voti, è mancato il numero legale. Da qui il rinvio a questa mattina, con conseguente protesta dell’opposizione.

SPERANZA: «EMERGENZA NON È FINITA»

Parlando ieri della necessità di ribadire lo stato di emergenza, il ministro della Salute Roberto Speranza ha affermato: «I risultati ottenuti dall’Italia sul fronte della lotta a Covid-19 non sono acquisiti per sempre». «La sfida – ha continuato nelle comunicazioni alla Camera – è aperta e tutto si rimette in discussione ogni giorno. Per questo bisogna insistere e continuare su quella linea della prudenza che finora credo ci abbia guidato».

«È questa la ragione di fondo – ha concluso – per cui il Presidente del Consiglio ha già annunciato pubblicamente che la valutazione del Governo va nella direzione di una continuità rispetto allo Stato di emergenza fino al 31 di gennaio. Io credo personalmente che questa valutazione sia semplicemente corrispondente allo stato reale del Paese: l’emergenza non è finita, questa è la semplice verità con cui dobbiamo fare i conti».

 

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