Sanità 19 Marzo 2020 12:02

Laurea abilitante, Tuzi (M5S): «Così al pari con altri paesi europei. Ora aiutare ‘camici grigi’ aumentando borse specializzazione»

Plauso alla norma contenuta nel ‘Cura Italia’ che dovrebbe coinvolgere 6-7mila camici bianchi da parte del medico e deputato M5S Manuel Tuzi, primo firmatario di un Ddl in materia: «Fondamentale, però, che tutte le università prevedano il tirocinio nel percorso di studi»

Laurea abilitante, Tuzi (M5S): «Così al pari con altri paesi europei. Ora aiutare ‘camici grigi’ aumentando borse specializzazione»

Gli studenti in Medicina e Chirurgia saranno abilitati all’esercizio della professione medica già con la laurea, previa lo svolgimento del tirocinio formativo. È una delle tante novità per la professione medica imposte dall’emergenza Coronavirus: nelle intenzioni del Ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi la laurea abilitante permetterà ai nuovi medici abilitati di aiutare il Sistema sanitario a fronteggiare la situazione di sovraccarico: non andranno in corsia, ma, almeno nelle intenzioni, saranno chiamati a dare una mano nei servizi territoriali.

Soddisfatto Manuel Tuzi, medico e deputato del Movimento Cinque Stelle, che aveva presentato in Parlamento una proposta di legge in questo senso. «Si va nella direzione che auspicavamo: semplificazione, velocizzazione. È un grosso passo in avanti ma è ovvio che in questo contesto diventa fondamentale che tutte le università facciano fare il tirocinio altrimenti avremo sempre università di serie A e di serie B in cui ci sono quelle di serie A che fanno fare il tirocinio all’interno del percorso di laurea e quelle di serie B che non lo fanno fare creando una disparità enorme di accesso ai test di specializzazione e di medicina generale». Il tirocinio resta una «conditio sine qua non»: non saranno abilitati quei ragazzi che non l’hanno svolto all’interno del percorso universitario.

LEGGI ANCHE: LAUREA ABILITANTE, MANUEL TUZI (M5S): «IMPORTANTE CHE SIA INSERITA IN DECRETO CORONAVIRUS. TANTI GIOVANI VOGLIONO AIUTARE COLLEGHI IN DIFFICOLTÀ»

Secondo Tuzi potrebbero essere 6-7mila i medici abilitati, anche se circolano numeri più alti, intorno ai diecimila: «Andando sullo storico, tra luglio e settembre si laureano in media sulle 7mila persone».

La norma, attesa da tempo, è stata salutata con favore dalle associazioni di specializzandi. «Sono due anni – racconta Tuzi – che cerco di portare avanti il Ddl sull’abilitazione. Ora si sono create delle condizioni che hanno costretto a fare una riflessione. Era comunque nell’aria: le forze di maggioranza erano in trattativa sull’abilitazione e sulla riforma delle specializzazioni. Semplicemente si è accelerato un processo che si sarebbe comunque ultimato entro la fine dell’anno. Bene che sia venuta in questa occasione. Ci si è quantomeno messi al pari degli altri Stati europei. Era il vero dramma. Noi inevitabilmente portiamo i nostri ragazzi all’abilitazione e all’accesso al mondo del lavoro in ritardo rispetto alla media europea. Quindi è un grande passo in avanti».

Se la laurea abilitante è un importante passo in avanti, per ora resta bloccata la questione dell’imbuto formativo. Lo stesso presidente della Federazione degli Ordini dei Medici ieri ha chiesto un ulteriore impegno al Governo, quello di prevedere subito 10mila borse in modo da far entrare nelle Scuole di specializzazione e al Corso di medicina generale tutti i neolaureati e i medici già presenti nell’imbuto formativo.

«Il problema reale è questo – aggiunge Tuzi -. La cosa forse andava affrontata al contrario: è stato deciso di mettere a sistema la norma del decreto Calabria con cui abbiamo reso possibile per i ragazzi del quarto e quinto anno di specializzazione di entrare nel mondo del lavoro con un contratto a tempo determinato con la differenza che viene velocizzata questa procedura. Questo è contenuto nel Decreto sanità approvato una settimana fa. Parallelamente io avrei osato di più: avrei immaginato di coinvolgere i ragazzi del secondo e del terzo anno facendo sì che il costo della borsa fosse a carico delle regioni, che i ragazzi effettuassero il lavoro previsto in funzione di quelle che sono le competenze acquisite e avrei liberato nuove risorse economiche per nuove borse di specializzazione, facendo pesare il costo della borsa sulle regioni che comunque ne avrebbero usufruito».

L’obiettivo di Tuzi è quello di provare a portare le modifiche in Parlamento all’ultimo Dl Sanità, anche se, ammette, «in questa situazione diventa difficile anche fare una trattiva di persona». Secondo Tuzi il Parlamento, anche considerando i tanti medici e operatori sanitari sul ‘fronte’, dovrebbe riunirsi, purchè «nelle migliori condizioni di sicurezza. Sarebbe sbagliato effettuare delle sedute del Parlamento senza il rispetto delle regole generali date per il resto del Paese».

I neolaureati abilitati però, secondo Tuzi, non possono risolvere tutti i problemi della sanità: «Possono andare a fare delle sostituzioni mediche, possono fare qualcosina in più, però conoscendo il percorso di laurea in Medicina non possono sostituire quello che è il ruolo e le competenze acquisite di chi opera all’interno delle RSA o nelle strutture ospedaliere. Mi auguro che si possa riconoscere quello che finora non è stato riconosciuto a quei ragazzi che magari stanno nei servizi di emergenza ma non hanno il titolo di specializzazione. O magari lavorano senza alcun tipo di titolo, perché questa è la situazione attuale, e sorreggono il nostro sistema sanitario, ma che in realtà non hanno mai avuto la possibilità di entrare in un percorso di medicina generale o di specializzazione medica».

Sono proprio i ‘camici grigi’ secondo Tuzi che in questo momento stanno sorreggendo il Ssn. «Questa è l’occasione per cercare di dare delle risposte a quei ragazzi. Non con un contratto a sei mesi o un anno ma con una borsa di specializzazione».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

 

Articoli correlati
La laurea abilitante per veterinari, odontoiatri, farmacisti e psicologi è legge
Il testo prevede l'immediata abilitazione senza esame di stato per chi si laurea in Odontoiatria, Farmacia, Veterinaria e Psicologia. Anche altre lauree potranno essere abilitanti: basterà l'iniziativa dell'ordine di riferimento o del ministero competente
Università, Rostan (Iv): «Bene Lauree abilitanti in Medicina, primo passo per colmare carenze organico»
«Ora servono nuove risorse per le borse di studio, per la medicina territoriale e per la telemedicina» sottolinea Michela Rostan, Vice presidente Commissione Affari Sociali
Laurea abilitante, l’atroce beffa di centinaia di laureandi in Medicina: «Noi ‘esodati’ potremo abilitarci solo dopo sette mesi»
Un gruppo di studenti si appella al ministro dell’Università Manfredi: «In alcune università tirocini TPVES partiranno solo a novembre, saremo fermi per mesi». I ragazzi potranno partecipare al concorso per le specializzazioni di settembre ma, in caso di vittoria, non potranno prendere servizio. E partono i primi ricorsi
Borse di specializzazione, Tuzi (M5S): «Ministro Manfredi dia risposte, sotto 5mila sono insufficienti»
Il deputato M5S interviene a margine dell'audizione del Ministro dell'Università: «Come Movimento 5 Stelle abbiamo un elenco di proposte per le lauree da rendere abilitanti, tra le quali Farmacia e Odontoiatria. Ora si può fare di più, semplificando e dando l’abilitazione più velocemente»
«Laurea abilitante anche per Farmacia, è il momento giusto». La proposta di Melicchio (M5S) arriva alla Camera
Il deputato Alessandro Melicchio: «Farmacisti in prima linea nell’emergenza Covid-19, laurea abilitante necessaria». Poi sottolinea: «Anche i farmacisti, come i medici, svolgono tirocinio durante il corso di studi. A che serve esame di abilitazione?». E sul numero chiuso: «No ad abolizione ma rivedere test di ingresso»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...