I principali ospedali del Lazio chiudono i bilanci in territorio profondamente negativo, peggiorando una situazione economica tutt’altro che solida. Il San Camillo, che aveva già chiuso il 2014 con un deficit di 158,6 milioni, soffre le condizioni economiche peggiori – il suo bilancio riporta un buco di -161 milioni. Seguono il San Giovanni con un […]
I principali ospedali del Lazio chiudono i bilanci in territorio profondamente negativo, peggiorando una situazione economica tutt’altro che solida. Il San Camillo, che aveva già chiuso il 2014 con un deficit di 158,6 milioni, soffre le condizioni economiche peggiori – il suo bilancio riporta un buco di -161 milioni. Seguono il San Giovanni con un rosso di 98 milioni, l’IFO con -50,7 milioni e il S. Andrea con -54,1 milioni. L’unico ospedale che ha ridotto in maniera significativa il proprio deficit è lo Spallanzani, il cui deficit passa da -27 milioni a -19.3 milioni. Il buco complessivo di oltre 380 milioni di euro allontana dunque l’uscita dal commissariamento e il pagamento di extra tasse per ripianare il deficit.