Il titolare della Salute ha partecipato al primo di una serie di seminari coordinati dall’ex titolare di Lungotevere Ripa, Beatrice Lorenzin. «Sulla salute non servono egoismi di parte. Nel prossimo Patto ho fatto togliere la clausola sui tagli»
Direttori generali, parlamentari di settore, manager di aziende farmaceutiche, rappresentanti degli ordini professionali: c’era il gotha della sanità italiana al primo di una serie di seminari organizzati dal Centro Studi Americani che verteranno sul tema della sanità e che puntano a dettare l’agenda della sanità dei prossimi anni.
Ad impreziosire l’evento di lancio, dedicato alla “Sostenibilità del Servizio sanitario nazionale e dei modelli di public health tra demografia e innovazione”, è stata la presenza del Ministro della Salute Roberto Speranza che, nel mezzo di un vertice di maggioranza sulla manovra finanziaria, ha trovato tempo per portare di persona il suo messaggio.
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«C’è bisogno di un nuovo Patto della Salute, un patto politico e sociale. Ho incontrato tutti i capigruppo di tutte le forze politiche. Ho detto che di fronte ai temi della salute bisogna fare squadra, senza alzare le bandierine, bisogna fare sistema», ha sottolineato il Ministro che ha invitato a mettere da parte gli egoismi di partito. Poi ha rivendicato i risultati raggiunti in questa materia nella prossima legge di Bilancio, a partire dal l’abolizione del superticket: «Sara realtà dal prossimo primo settembre. Ogni volta che un cittadino italiano non si cura per motivi economici è una sconfitta per lo Stato. Ora siamo nel paradosso che le regioni più deboli fanno pagare l’intero ticket e quelle più ricche no».
Speranza ha poi parlato dell’inversione di tendenza sulle risorse destinate alla sanità: «Se la salute è un diritto fondamentale, le risorse che si impiegano non possono essere considerate una banale spesa, ma vanno considerate come investimenti. Dentro il contesto difficile, sulla Salute si è dato un messaggio chiaro. Abbiamo messo 2 mld in più sul fondo sanitario nazionale. Si chiude così definitivamente la stagione dei tagli sul comparto della salute. Nel prossimo Patto della Salute ho fatto togliere i riferimenti ai tagli. Oggi abbiamo aumentato le risorse dell’1,7%».
Il Ministro ha poi ricordato i 2 mld in più destinati all’edilizia sanitaria e all’ammodernamento tecnologico e ha auspicato che le misure a favore del settore possano essere rafforzate nei passaggi parlamentare.