A supportare il progetto di Emergency due artisti: il cantautore Daniele Silvestri e lo street artist Tvboy, il primo con il video Le Navi, realizzato a bordo della nave Life Support, il secondo con un murales di 3×2 metri, che rappresenta due braccia che si afferrano tra le onde
Ieri, ancor prima che l’alba sorgesse, intorno alle 4.30, la nave Life Support di Emergency ha cambiato il destino di altre 72 persone che si trovavano in acque internazionali, nella zona maltese-tunisina. Ventiquattro ore prima aveva tratto in salvo altri 70 naufraghi, soccorsi in zona libica.
La nave Life Support di Emergency è salpata il 13 dicembre dal porto di Genova, diretta nelle acque del Mediterraneo Centrale, per intraprendere la sua prima missione. «Per anni lo staff di Emergency ha prestato servizio sulle navi umanitarie di altre ONG, contribuendo a salvare migliaia di esseri umani – racconta Rossella Miccio, presidente di Emergency -. Oggi, dopo mesi di lavoro, siamo in mare con una nostra nave, la Life Support, per ribadire il nostro impegno per il diritto alla vita per tutti». Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) dal 2014 ad oggi sono oltre 20 mila le persone morte o scomparse nella rotta del Mediterraneo centrale, una media di sei persone al giorno. Solo nel 2022 sono oltre 1.300 le persone che hanno perso la vita o che risultano disperse nella rotta migratoria più pericolosa al mondo.
Tra i 72 superstiti, tutti uomini, del più recente dei due soccorsi, c’erano anche due minori: «Sono per lo più disidratati, a causa della durata e delle condizioni del viaggio che hanno fatto», racconta Paola Tagliabue, responsabile medico presente a bordo della nave Life Support. Tra i superstiti della precedente operazione di soccorso, invece, ci sono 5 donne, di cui una incinta al settimo mese, 2 bambini con meno 2 anni e 24 minori non accompagnati con più di 13 anni. Provengono da Somalia, Egitto, Costa D’avorio, Camerun, Burkina Faso, Mali. «Abbiamo riscontrato alcuni casi di scabbia e un caso di convulsioni», aggiunge Paola Tagliabue.
A supportare il nuovo progetto di Emergency ci sono anche due artisti, il cantautore Daniele Silvestri e lo street artist Tvboy, il primo con il video Le Navi, realizzato a bordo della nave Life Support, il secondo con un murales di 3×2 mt che rappresenta due braccia che si afferrano tra le onde. La nave omaggia anche Gino Strada, chirurgo e fondatore di EMERGENCY, con una sua frase scritta sulle murate: «I diritti sono di tutti, altrimenti chiamateli privilegi».
La nave, lunga 51,3 metri e larga 12, può arrivare ad accogliere fino a 175 naufraghi, oltre al personale di bordo, composto da 28 persone, di cui 9 marittimi e 19 dello staff Emergency. In particolare, il team sanitario è formato da due infermieri, un medico e due mediatori culturali, con esperienza nei progetti Emergency in Paesi come Italia, Libia, Yemen, Afghanistan. Una volta soccorsi, i superstiti vengono sottoposti a un triage sanitario, durante il quale ricevono un codice, in base al quale sono accompagnati in ambulatorio, sul main deck, in osservazione, sulle panche limitrofe o nella zona di accoglienza all’aperto.
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