L’accesso all’innovatività in un regime di limitatezza delle risorse ha messo il mondo della salute nelle condizioni di fare i conti con una rivoluzione epocale; assume una centralità prioritaria allora la strutturazione di un sistema di governance condiviso tra i diversi attori coinvolti che accolga e sappia rispondere alle sfide emergenti. Il tema sarà discusso in Senato la prossima settimana.
È in programma per i giorni 20 e 21 settembre 2023 la due giorni di dibattito tecnico-politico su iniziativa del senatore Antonio Guidi dal titolo “Un SSN universale, equo e garantito. L’innovazione terapeutica un diritto per tutti: come garantirlo”.
L’evento, che si terrà nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani dalle 15 alle 19 del 20 settembre e dalle 9:30 alle 14 del 21 settembre, vedrà un ricco parterre di esponenti delle istituzioni e del settore salute, al fine di redigere un documento condiviso di proposte per far fronte alle esigenze socio-sanitarie del presente.
Due giornate in cui si darà ampio spazio alla dicotomia tra innovazione e sostenibilità nata dall’esigenza di garantire per tutti un’offerta di salute appropriata e sostenibile. Il sistema salute vuole costruire una sanità del tutto nuova e adeguata alle specifiche di ciascun Paese, puntando sulla prevenzione, sull’innovazione e sulla professionalità dei lavoratori.
L’evento si propone come luogo di raccoglimento delle idee e proposte progettuali da sviluppare concretamente per gettare le basi di un lavoro futuro connesso alla sperimentazione di ipotesi innovative, in modo da verificarne la sostenibilità e la praticabilità effettive.
La due giorni procederà con un sostenuto ritmo di dibattiti e tavole rotonde e vedrà, fra gli altri, gli interventi del sottosegretario di Stato al ministero della Salute Marcello Gemmato, del senatore Francesco Zaffini, presidente della commissione Affari sociali e Sanità, del senatore Guido Liris, membro della commissione Bilancio, del presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, del dottor Giorgio Palù, presidente Aifa.
“Governare il sistema sanitario del nuovo decennio è la sfida complessa e avvincente dei decisori politici contemporanei”, afferma l’onorevole Antonio Guidi, già ministro alla Famiglia e membro della commissione Affari sociali e Sanità. “Tale sfida – prosegue – si erge sul terreno mobile della vivace digitalizzazione e del mai spento senso di malessere aumentati dagli strascichi della pandemia. Il legislatore è, soprattutto, chiamato a risolvere il dualismo fra attenzione ai bisogni del singolo cittadino, specifici e mutevoli, e realizzazione di un sistema sanitario equo e universale, in una piena armonizzazione territoriale. Non può esserci salute per i singoli se non c’è salute per tutti”, conclude il senatore.
“Il sistema salute è chiamato a costruire una sanità adeguata a un Paese che sta guardando al futuro puntando all’innovazione, alla prevenzione e alla professionalità degli operatori”, dichiarano i tre esponenti del comitato scientifico dell’evento, Fausto Bartolini, direttore della Farmaceutica della Asl Umbria 2, Arturo Cavaliere, presidente SIFO e Francesco Saverio Mennini, presidente SIHTA. “Assume una centralità prioritaria la strutturazione di un sistema di governance condiviso tra i diversi attori sociali che accolga e sappia rispondere alle sfide emergenti. Tutti gli attori sociali sono chiamati in causa: dal Parlamento, al Ministero, alle Regioni. Un unico obiettivo: soddisfare e garantire le esigenze delle persone fisiche, fatte di bisogni mutevoli non sempre generalizzabili”, concludono.