Ieri pomeriggio al ministero della Salute, alla presenza del ministro Giulia Grillo, si è insediato l’Osservatorio nazionale liste d’attesa e si è svolta la prima riunione. «Siamo qui non solo per attivare un osservatorio operativo che possa concretamente vigilare sull’efficienza delle liste d’attesa – dichiara il Ministro in una nota -, ma per lavorare insieme […]
Ieri pomeriggio al ministero della Salute, alla presenza del ministro Giulia Grillo, si è insediato l’Osservatorio nazionale liste d’attesa e si è svolta la prima riunione.
«Siamo qui non solo per attivare un osservatorio operativo che possa concretamente vigilare sull’efficienza delle liste d’attesa – dichiara il Ministro in una nota -, ma per lavorare insieme affinché sia restituito ai cittadini un diritto a lungo negato: quello dei tempi certi per le cure e per le diagnosi nella sanità pubblica. Tutte le risposte che questo gruppo di lavoro riuscirà a trovare, saranno risposte date ai cittadini che negli anni hanno perso fiducia e ai tanti che hanno smesso di curarsi».
All’incontro hanno preso parte i rappresentanti delle Regioni, di Agenas, dell’Istituto superiore di sanità, di Cittadinanzattiva e le Direzioni generali della Programmazione e dei Sistemi informativi del ministero. Il tavolo è presieduto dal direttore della Programmazione, Andrea Urbani. Sarà presto definito il cronoprogramma operativo con l’indicazione dei tavoli di lavoro per monitorare il recepimento del Piano nazionale di gestione delle liste d’attesa (Pngla) a livello regionale.
«Ho sempre ribadito – aggiunge Giulia Grillo – che il tema delle liste d’attesa rappresenta una priorità per la mia azione di Governo, il banco di prova dell’efficacia del sistema salute. Per questo vorrei che ciascuno dei presenti si sentisse investito di una responsabilità e chiamato a costruire un pezzetto del cambiamento. Perché insieme, dal confronto sulle buone pratiche e sulle criticità del sistema, potremo finalmente trovare un modello che funziona. L’obiettivo comune è restituire al Paese un modello più efficiente di sanità pubblica», conclude il Ministro.