Il Manuale, sistematizzando gli elementi chiave dei singoli processi legati alla cronicità, innesta le caratteristiche innovative delle soluzioni sperimentate nel quadro delle riforme sanitarie in atto nell’intento di fornire un valido strumento operativo di guida nella pianificazione strategica, esecutiva e gestione integrata, proattiva, sostenibile e innovativa della cronicità
Il Manuale operativo “Logiche e strumenti gestionali e digitali per la presa in carico della cronicita’” 2^ versione – Output 3.AS.1 – è frutto del lavoro congiunto del team Agenas e Nucleo Tecnico Centrale (NTC) del Ministero della Salute e ha come fine ultimo la condivisione con le regioni delle esperienze di successo emerse nell’analisi delle Buone pratiche censite all’interno del progetto e delle dimensioni organizzative, gestionali e cliniche necessarie ad attivare i processi di change management per una presa in carico della cronicità con il supporto dell’ICT.
Il Manuale, sistematizzando gli elementi chiave dei singoli processi legati alla cronicità, innesta le caratteristiche innovative delle soluzioni sperimentate nel quadro delle riforme sanitarie in atto nell’intento di fornire un valido strumento operativo di guida nella pianificazione strategica, esecutiva e gestione integrata, proattiva, sostenibile e innovativa della cronicità. Il Manuale propone una chiave di lettura dei processi di innovazione in materia di gestione della cronicità sia di tipo “verticale”, evidenziando la complessità e l’interrelazione di diverse dimensioni da considerare, di carattere clinico, organizzativo e tecnologico e gestionale, sia di tipo “orizzontale”, fornendo una presentazione autoconsistente di ciascuna tematica affrontata e si articola in tre macro-componenti.
Il Manuale, insieme all’attività di animazione e moderazione svolta dagli esperti del Nucleo Tecnico Centrale del Ministero della Salute, di Agenas e successivamente degli esperti del Nucleo Tecnico Territoriale, è uno strumento a supporto della creazione e sviluppo di vere e proprie Comunità di Pratica intorno a una o più priorità strategiche in cui produrre e condividere esperienze e conoscenze sul tema della gestione della cronicità, con il supporto delle tecnologie digitali, e promuovere il trasferimento di buone pratiche tra regioni. I lavori, infatti, prendono spunto dalla precedente versione, integrata dallo studio approfondito di nuove Buone Pratiche emerse sul territorio nazionale, europeo ed internazionale dopo l’esperienza pandemica, attraverso l’attività di confronto con le Regioni nell’ambito di incontri e Tavoli di Lavoro tematici finalizzati alla condivisione di modelli organizzativi innovativi in coerenza con i nuovi orientamenti della politica sanitaria nazionale e internazionale.
Al fine di consentire la massima confrontabilità sia fra diverse esperienze nazionali sia con le esperienze internazionali, nella prospettiva del trasferimento di uno o più elementi caratteristici della pratica di interesse, è stato realizzato un framework comune di analisi e rappresentazione delle pratiche che riflette l’attività di sistematizzazione dei domini tipici dei modelli innovativi, sviluppata come evoluzione del QCR Tool fondamento della metodologia del Progetto elaborato dalla DG Santé della Commissione Europea, e della matrice di analisi delle pratiche.
Tale framework costituisce, inoltre, uno strumento di rappresentazione sintetica delle pratiche in appendice al Manuale ma anche e soprattutto l’ossatura della Piattaforma della Cronicità, che raccoglie l’eredità del progetto mettendo a disposizione un vero e proprio database di esperienze di successo corredate della documentazione utile. Attraverso una navigazione strutturata delle dimensioni caratteristiche delle esperienze con i filtri inseriti in piattaforma, è possibile eseguire ricerche mirate giovandosi della corrispondenza diretta tra le dimensioni rappresentate in piattaforma e le dimensioni analizzate nel Manuale. Il Manuale è un imprescindibile strumento di lettura delle esperienze che aiuta gli attori, i policy makers e gli stakeholder della cronicità ad avere una visione dell’esperienza innestata nel panorama programmatorio nazionale e sovranazionale.