Sanità 17 Gennaio 2017 13:39

Marche, Ceriscioli: “Al pronto soccorso solo codici rossi e gialli”

«A Urbino un ospedale vero con un Pronto Soccorso grande. Intorno una rete di strutture che lavora h24». Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli vede finalmente attuarsi la riforma sanitaria. Per quanto riguarda la riorganizzazione sanitaria della rete dell’emergenza-urgenza essa si avvarrà dei Pat (Punti di assistenza territoriale) per i codici bianchi e verdi […]

«A Urbino un ospedale vero con un Pronto Soccorso grande. Intorno una rete di strutture che lavora h24». Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli vede finalmente attuarsi la riforma sanitaria. Per quanto riguarda la riorganizzazione sanitaria della rete dell’emergenza-urgenza essa si avvarrà dei Pat (Punti di assistenza territoriale) per i codici bianchi e verdi e del Pronto Soccorso per i codici gialli e rossi. Ne ha parlato alla Dire durante l’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso di Urbino lo stesso Ceriscioli. «La riforma assegna all’ospedale di Urbino un ruolo di riferimento per le aree interne della provincia di Pesaro Urbino: il Pronto Soccorso in questo contesto era un punto debole – spiega Ceriscioli – Ora si configura un sistema interessante. A Urbino un ospedale vero con un Pronto Soccorso grande in grado di accogliere codici rossi e gialli. Intorno una rete di strutture che lavora h24. Presidi (Cagli, Sassocorvaro e Fossombrone ndr) dedicati ai codici bianchi e verdi». Nella riforma sanitaria regionale secondo il presidente Ceriscioli «i Pat devono fare da filtro rispetto alla struttura principale per dare una risposta ai casi più semplici: rendiamo più efficiente il servizio mandando al Pronto Soccorso solo i casi che hanno reale necessità». E rispetto al modello sanitario della vicina Emilia-Romagna secondo Ceriscioli c’è un servizio in più. «Rispetto al modello emiliano-romagnolo, che ha lasciato le Case della Salute con i servizi dalle 8 alle 20, noi abbiamo mantenuto un sistema che lavora anche di notte – conclude – Con l’ambulatorio di accesso territoriale di fatto, cambiando di nome, continuiamo invece a offrire un servizio anche notturno».

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